Capitolo della Cattedrale di Pisa. Materiale musicale
Conservatore
Opera della Primaziale pisana
Soggetti produttori diversi
Anno di acquisizione
anni '90 del '900
Metodo di acquisizione
Altre modalita
Nota dell'acquisizione
Storia del fondo
Durante l'attività di riordino e di catalogazione dell'Archivio storico musicale dell'Opera della Primaziale pisana del 2017 sono stati ritrovati alcuni faldoni contenenti musiche manoscritte, per lo più ottocentesche, che presentano il timbro del Capitolo della Cattedrale. La vicinanza fisica con le musiche prodotte nei secoli dalla Cappella musicale, la ricorrenza degli stessi compositori locali (casi emblematici sono Giovan Gualberto Brunetti, Vittorio Castrucci e Pietro Pecchiai) e internazionali (Reissiger, Koželuh, Cherubini, Mozart, Haydn e Beethoven) e la medesima modalità di conservazione creano molte difficoltà a individuare le provenienze. Tuttavia è probabile, seppure non ancora documentato, che il Capitolo abbia promosso, attraverso la presenza della Cappella musicale, l'istituzione di una scuola di musica presso l'Opera del Duomo a partire dai primi decenni del Novecento, così come testimoniano i numerosi metodi e i testi storico-divulgativi di argomento musicale, oltre alle musiche operistiche presenti. In modalità e tempi imprecisati, il tutto è confluito nei locali dell'Archivio dell'Opera della Primaziale mischiandosi con il materiale dell'Archivio storico musicale. Con il riordino dell'Archivio musicale della Primaziale, il materiale del Capitolo è stato tenuto separato, dando origine ad fondo autonomo.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Durante il riordino del 2017 il CeDoMus ha stilato una lista di consistenza delle musiche timbrate con lo stemma del Capitolo, consultabile su richiesta.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
La collezione musicale del Capitolo vanta poco meno di un centinaio di copie manoscritte (partiture e parti) ottocentesche di altrettante opere sacre e non di Vittorio Castrucci, tra cui quasi 30 messe, un paio di Requiem, una trentina tra salmi, introiti, inni, antifone, mottetti e lamentazioni, nonché alcuni pezzi profani (intermezzi, sinfonie, concertoni e quartetti). Vi sono copie manoscritte di opere sacre di Cherubini, Haydn, Beethoven, Mozart, Giovan Gualberto Brunetti, Theodor von Schacht, Leopold Koželuh, Carl Reissiger, Franz Reisinger, Baldassarre del Bianco e Giovanni Pacini. Tra i manoscritti si segnalano anche opere di autori probabilmente locali, di difficile identificazione, come P. Marchi (parti di fagotto di una Sinfonia ridotta per banda), A. Micheletti (Inno per San Ranieri), L. Bianchi (Messa breve in canto figurato, Kyrie, Gloria e Credo in canto figurato) e P. Fragomeni (sinfonia Le feste di Pisa).
Poche le edizioni a stampa, tra cui si segnalano la prima edizione della Messa op. 86 di Beethoven (Lipsia, Breitkopf & Härtel, 1807), un Salve regina di Carlo Pedrotti (Milano, Lucca, intorno al 1845), uno di Giovanni Moro (Milano, Lucca, anni '30 o '40 dell'Ottocento) e un Tantum ergo di Pietro Pecchiai (Milano, Bertarelli).
Genere
Strumentale
Bandistica
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali: più di 100
Musica a stampa antica (1500-1830): 1
Musica a stampa moderna (post 1830): 3
Datazione del materiale
1801-1900
Caratteristiche fisiche
Le musiche erano conservate in faldoni con etichette ottocentesche quasi del tutto smembrati. Nel 2017 c'è stata una nuova etichettatura e il riposizionamento in nuovi faldoni.
Identificazione
Alcune musiche hanno pecette identiche a quelle dell'Archivio storico musicale, ma la gran parte è timbrata con lo stemma del Capitolo. Sono evidenti tracce di numerazioni ed etichettature ottocentesche, non rispettate durante gli spostamenti e i cambi di sede.
Stato di conservazione
Mediocre
Ambiente di conservazione
Le musiche sono conservate in armadi di plastica chiusi.
Data ultima modifica
06.05.2021
Fonte compilazione
Lavoro di riordino di Nicola Bianchi e Andrea Ottani tra il settembre e il dicembre del 2017
Opera della Primaziale pisana
Codice ICCU: IT-PI0115
Codice RISM: I-PIp
Indirizzo: Piazza Duomo, 17
CAP: 56126
Comune: Pisa
Provincia: PI
Regione: TOSCANA
Telefono: 050835011
http://www.opapisa.it
info@opapisa.it
ProduttoreCodice RISM: I-PIp
Indirizzo: Piazza Duomo, 17
CAP: 56126
Comune: Pisa
Provincia: PI
Regione: TOSCANA
Telefono: 050835011
http://www.opapisa.it
info@opapisa.it
Soggetti produttori diversi
Anno di acquisizione
anni '90 del '900
Metodo di acquisizione
Altre modalita
Nota dell'acquisizione
Storia del fondo
Durante l'attività di riordino e di catalogazione dell'Archivio storico musicale dell'Opera della Primaziale pisana del 2017 sono stati ritrovati alcuni faldoni contenenti musiche manoscritte, per lo più ottocentesche, che presentano il timbro del Capitolo della Cattedrale. La vicinanza fisica con le musiche prodotte nei secoli dalla Cappella musicale, la ricorrenza degli stessi compositori locali (casi emblematici sono Giovan Gualberto Brunetti, Vittorio Castrucci e Pietro Pecchiai) e internazionali (Reissiger, Koželuh, Cherubini, Mozart, Haydn e Beethoven) e la medesima modalità di conservazione creano molte difficoltà a individuare le provenienze. Tuttavia è probabile, seppure non ancora documentato, che il Capitolo abbia promosso, attraverso la presenza della Cappella musicale, l'istituzione di una scuola di musica presso l'Opera del Duomo a partire dai primi decenni del Novecento, così come testimoniano i numerosi metodi e i testi storico-divulgativi di argomento musicale, oltre alle musiche operistiche presenti. In modalità e tempi imprecisati, il tutto è confluito nei locali dell'Archivio dell'Opera della Primaziale mischiandosi con il materiale dell'Archivio storico musicale. Con il riordino dell'Archivio musicale della Primaziale, il materiale del Capitolo è stato tenuto separato, dando origine ad fondo autonomo.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Durante il riordino del 2017 il CeDoMus ha stilato una lista di consistenza delle musiche timbrate con lo stemma del Capitolo, consultabile su richiesta.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
La collezione musicale del Capitolo vanta poco meno di un centinaio di copie manoscritte (partiture e parti) ottocentesche di altrettante opere sacre e non di Vittorio Castrucci, tra cui quasi 30 messe, un paio di Requiem, una trentina tra salmi, introiti, inni, antifone, mottetti e lamentazioni, nonché alcuni pezzi profani (intermezzi, sinfonie, concertoni e quartetti). Vi sono copie manoscritte di opere sacre di Cherubini, Haydn, Beethoven, Mozart, Giovan Gualberto Brunetti, Theodor von Schacht, Leopold Koželuh, Carl Reissiger, Franz Reisinger, Baldassarre del Bianco e Giovanni Pacini. Tra i manoscritti si segnalano anche opere di autori probabilmente locali, di difficile identificazione, come P. Marchi (parti di fagotto di una Sinfonia ridotta per banda), A. Micheletti (Inno per San Ranieri), L. Bianchi (Messa breve in canto figurato, Kyrie, Gloria e Credo in canto figurato) e P. Fragomeni (sinfonia Le feste di Pisa).
Poche le edizioni a stampa, tra cui si segnalano la prima edizione della Messa op. 86 di Beethoven (Lipsia, Breitkopf & Härtel, 1807), un Salve regina di Carlo Pedrotti (Milano, Lucca, intorno al 1845), uno di Giovanni Moro (Milano, Lucca, anni '30 o '40 dell'Ottocento) e un Tantum ergo di Pietro Pecchiai (Milano, Bertarelli).
Genere
Strumentale
Bandistica
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali: più di 100
Musica a stampa antica (1500-1830): 1
Musica a stampa moderna (post 1830): 3
Datazione del materiale
1801-1900
Caratteristiche fisiche
Le musiche erano conservate in faldoni con etichette ottocentesche quasi del tutto smembrati. Nel 2017 c'è stata una nuova etichettatura e il riposizionamento in nuovi faldoni.
Identificazione
Alcune musiche hanno pecette identiche a quelle dell'Archivio storico musicale, ma la gran parte è timbrata con lo stemma del Capitolo. Sono evidenti tracce di numerazioni ed etichettature ottocentesche, non rispettate durante gli spostamenti e i cambi di sede.
Stato di conservazione
Mediocre
Ambiente di conservazione
Le musiche sono conservate in armadi di plastica chiusi.
Data ultima modifica
06.05.2021
Fonte compilazione
Lavoro di riordino di Nicola Bianchi e Andrea Ottani tra il settembre e il dicembre del 2017
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