Fondo Libero Granchi
Conservatore
Accademia Musicale Chigiana Impresa Sociale onlus
Granchi Libero
Anno di acquisizione
1972
Metodo di acquisizione
Lascito
Nota dell'acquisizione
Lascito avvenuto dopo il 1972.
Storia del fondo
Alla fine del 1956 il maestro Libero Granchi dispose affinché le sue musiche andassero a far parte della biblioteca dell’Accademia Musicale Chigiana. Il fondo si trova quindi lì interamente, anche se da SBN emerge che un autografo de La guardia vigilante è conservato presso la Biblioteca musicale Gaetano Donizetti di Bergamo e una sonatina per viola dedicata a Piero Farulli presso la biblioteca della Scuola di Musica di Fiesole.
Il fondo ha conservato la sua unità ben definita, chiuso in un armadio. Nel 2018 è stato esaminato e ordinato e ne è stata stilata una lista di consistenza nell’attesa della catalogazione.
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
È presente una lista di consistenza dattiloscritta, consultabile in sede.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il fondo è costituito dalla quasi totalità della produzione musicale di Libero Granchi e conserva un totale di 70 titoli e 3 frammenti musicali. Si tratta di composizioni prevalentemente manoscritte, insieme ad alcuni esemplari a stampa e i relativi manoscritti su lucido per le edizioni Otos di Firenze. Sono conservate anche alcune copie dattiloscritte di libretti d’opera.
Vi sono brani strumentali per organici diversi: dal pianoforte al quartetto d’archi, dall’ensemble (ad esempio Notturno Zaratino per 8 strumenti) alla banda (Eros e Psiche di César Franck ridotto per banda) e all’orchestra (Le città risorte, Concerto, Divagazioni sul tema della “Follia” di Corelli, un Divertimento e il Preludio L’isola del sogno, Ouverture Romantica, Preludio per una nascita, Le Ricordanze e la Sinfonia all’Italiana dall’opera Calandrino); brani per coro (Due canzonette di Orazio Vecchi, Magnificat, il Trittico polifonico con la Ballata di Cino da Pistoia, la Ballata di Dante e il Madrigale di Alessandro Ginori) e per voce e pianoforte, fino a composizioni operistiche (La guardia vigilante, L’impresario delle Americhe, Monna Vanna, La Novella di Natale e Il Tamburo muto), oltre a cinque messe.
Genere
Strumentale
Bandistica
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali: 130
Libretti per musica: 4 dattiloscritti
Musica a stampa moderna (post 1830): 8
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Il materiale si presenta in fascicoli di partiture, parti staccate e spartiti. Partiture e relativi spartiti sono spesso stati rilegati tra loro.
Identificazione
Trattandosi nella quasi totalità di materiale manoscritto tutto il materiale reca la firma di Libero Granchi; le poche unità a stampa conservano numerose annotazioni di Granchi al loro interno. Al materiale è stato apposto un timbro specifico chigiano che lo identifica come appartenente al Fondo Libero Granchi.
Esemplari con dedica
Libero Granchi nel 1944 dedica la partitura della Messa Rex altissime al suo maestro Vito Frazzi, con le parole “Al mio maestro Vito Frazzi con devozione e affetto”.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato su uno scaffale di armadio in metallo con ante a vetro a scorrimento in una stanza di deposito nella biblioteca del Palazzo Chigi.
Data ultima modifica
02.12.2020
Fonte compilazione
Anna Nocentini
Accademia Musicale Chigiana Impresa Sociale onlus
Codice ICCU: IT-SI0051
Codice RISM: I-Sac
Indirizzo: via di Città, 89
CAP: 53100
Comune: Siena
Provincia: SI
Regione: Toscana
Telefono: 057722091
www.chigiana.org
accademia.chigiana@chigiana.it
ProduttoreCodice RISM: I-Sac
Indirizzo: via di Città, 89
CAP: 53100
Comune: Siena
Provincia: SI
Regione: Toscana
Telefono: 057722091
www.chigiana.org
accademia.chigiana@chigiana.it
Granchi Libero
Estremi cronologici: 1904 – 1972?
Cenni biografici: Libero Granchi nacque a Sesto Fiorentino nel 1904 e studiò violino, viola e composizione al Conservatorio di Firenze, diplomandosi con Vito Frazzi. Entrò nell’Orchestra Stabile Fiorentina, ma si esibì anche in formazioni da camera, con cui eseguì spesso le proprie composizioni. Fu allievo del corso di composizione di Vito Frazzi all’Accademia Musicale Chigiana tra gli anni ‘30 e ‘40 e mantenne sempre grati e riconoscenti contatti con il conte Guido Chigi Saracini, che lo aiutò in diversi momenti difficili della sua vita. I suoi autografi musicali lo rilevano a San Gimignano nel 1930, poi a Zara tra la fine del 1937 e il 1938, a Pomarance nel 1943-1945 e infine a Firenze dal 1947. Granchi diresse la Banda dei Solerti di Sesto Fiorentino e subentrò a Bruno Bartoletti nella direzione della Banda Ginori, composta da operai della fabbrica di ceramiche sestese. Nel 1951 gli fu affidata la direzione della Filarmonica Volere è Potere di Pontedera - appena ricostituita dopo la guerra - con la quale nel 1959 vinse il concorso di Differdange in Lussemburgo. Il suo atto unico La guardia vigilante con libretto di Mario Verdone vinse il Premio Cilea a Bergamo nel 1952. Nel 1964 si trasferì al Galluzzo, nei pressi di Firenze, concentrandosi sulla composizione di musica sacra e dedicandosi alla costituzione di un piccolo coro parrocchiale. Compose fino al 1972.
Cenni biografici: Libero Granchi nacque a Sesto Fiorentino nel 1904 e studiò violino, viola e composizione al Conservatorio di Firenze, diplomandosi con Vito Frazzi. Entrò nell’Orchestra Stabile Fiorentina, ma si esibì anche in formazioni da camera, con cui eseguì spesso le proprie composizioni. Fu allievo del corso di composizione di Vito Frazzi all’Accademia Musicale Chigiana tra gli anni ‘30 e ‘40 e mantenne sempre grati e riconoscenti contatti con il conte Guido Chigi Saracini, che lo aiutò in diversi momenti difficili della sua vita. I suoi autografi musicali lo rilevano a San Gimignano nel 1930, poi a Zara tra la fine del 1937 e il 1938, a Pomarance nel 1943-1945 e infine a Firenze dal 1947. Granchi diresse la Banda dei Solerti di Sesto Fiorentino e subentrò a Bruno Bartoletti nella direzione della Banda Ginori, composta da operai della fabbrica di ceramiche sestese. Nel 1951 gli fu affidata la direzione della Filarmonica Volere è Potere di Pontedera - appena ricostituita dopo la guerra - con la quale nel 1959 vinse il concorso di Differdange in Lussemburgo. Il suo atto unico La guardia vigilante con libretto di Mario Verdone vinse il Premio Cilea a Bergamo nel 1952. Nel 1964 si trasferì al Galluzzo, nei pressi di Firenze, concentrandosi sulla composizione di musica sacra e dedicandosi alla costituzione di un piccolo coro parrocchiale. Compose fino al 1972.
Anno di acquisizione
1972
Metodo di acquisizione
Lascito
Nota dell'acquisizione
Lascito avvenuto dopo il 1972.
Storia del fondo
Alla fine del 1956 il maestro Libero Granchi dispose affinché le sue musiche andassero a far parte della biblioteca dell’Accademia Musicale Chigiana. Il fondo si trova quindi lì interamente, anche se da SBN emerge che un autografo de La guardia vigilante è conservato presso la Biblioteca musicale Gaetano Donizetti di Bergamo e una sonatina per viola dedicata a Piero Farulli presso la biblioteca della Scuola di Musica di Fiesole.
Il fondo ha conservato la sua unità ben definita, chiuso in un armadio. Nel 2018 è stato esaminato e ordinato e ne è stata stilata una lista di consistenza nell’attesa della catalogazione.
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
È presente una lista di consistenza dattiloscritta, consultabile in sede.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il fondo è costituito dalla quasi totalità della produzione musicale di Libero Granchi e conserva un totale di 70 titoli e 3 frammenti musicali. Si tratta di composizioni prevalentemente manoscritte, insieme ad alcuni esemplari a stampa e i relativi manoscritti su lucido per le edizioni Otos di Firenze. Sono conservate anche alcune copie dattiloscritte di libretti d’opera.
Vi sono brani strumentali per organici diversi: dal pianoforte al quartetto d’archi, dall’ensemble (ad esempio Notturno Zaratino per 8 strumenti) alla banda (Eros e Psiche di César Franck ridotto per banda) e all’orchestra (Le città risorte, Concerto, Divagazioni sul tema della “Follia” di Corelli, un Divertimento e il Preludio L’isola del sogno, Ouverture Romantica, Preludio per una nascita, Le Ricordanze e la Sinfonia all’Italiana dall’opera Calandrino); brani per coro (Due canzonette di Orazio Vecchi, Magnificat, il Trittico polifonico con la Ballata di Cino da Pistoia, la Ballata di Dante e il Madrigale di Alessandro Ginori) e per voce e pianoforte, fino a composizioni operistiche (La guardia vigilante, L’impresario delle Americhe, Monna Vanna, La Novella di Natale e Il Tamburo muto), oltre a cinque messe.
Genere
Strumentale
Bandistica
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali: 130
Libretti per musica: 4 dattiloscritti
Musica a stampa moderna (post 1830): 8
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Il materiale si presenta in fascicoli di partiture, parti staccate e spartiti. Partiture e relativi spartiti sono spesso stati rilegati tra loro.
Identificazione
Trattandosi nella quasi totalità di materiale manoscritto tutto il materiale reca la firma di Libero Granchi; le poche unità a stampa conservano numerose annotazioni di Granchi al loro interno. Al materiale è stato apposto un timbro specifico chigiano che lo identifica come appartenente al Fondo Libero Granchi.
Esemplari con dedica
Libero Granchi nel 1944 dedica la partitura della Messa Rex altissime al suo maestro Vito Frazzi, con le parole “Al mio maestro Vito Frazzi con devozione e affetto”.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato su uno scaffale di armadio in metallo con ante a vetro a scorrimento in una stanza di deposito nella biblioteca del Palazzo Chigi.
Data ultima modifica
02.12.2020
Fonte compilazione
Anna Nocentini
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