Database dei fondi musicali toscani

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Fondo della Cappella musicale della Basilica di San Lorenzo

Conservatore
Archivio Capitolare della Basilica di San LorenzoArchivio Capitolare della Basilica di San Lorenzo

Codice ICCU: IT-FI0934
Codice RISM: I-Fsl
Indirizzo: Piazza di San Lorenzo, 9
CAP: 50123
Comune: Firenze
Provincia: FI
Regione: TOSCANA
Telefono: 055214042
https://www.operamedicealaurenziana.org/
archivio@capitololaurenziano.it


Produttore
Cappella musicale della Basilica di San Lorenzo di Firenze Cappella musicale della Basilica di San Lorenzo di Firenze
Cenni biografici: L'attività musicale all'interno della Basilica di San Lorenzo a Firenze è attestata fin dal 1369, anno nel quale le prime costituzioni capitolari si fanno più organizzate. Nel complesso delle mansioni attribuite ai cappellani vi era quella del maestro di coro. Non possiamo ancora parlare di Cappella musicale, tuttavia nel 1459 venne istituita una Scuola di chierici, per la formazione dei giovani al servizio liturgico con particolare riguardo verso il canto. Nei secoli XVI e XVII spiccano tra i chierici del Capitolo laurenziano figure di musicisti di primo rilievo: Francesco Corteccia (1502-1571), Luca Bati (1546-1608) e Marco da Gagliano (1582-1643). Era prassi del tempo, soprattuto per le ricorrenze più importanti quali la Settimana Santa, ampliare l'organico musicale con cantori e musicisti fiorentini esterni. Ciò nonostante solo nel 1678 venne fondata una Cappella di musica stabile, denominata appunto "di casa". La prosecuzione di questo servizio musicale continua ancora oggi.


Anno di acquisizione
XIX sec.

Metodo di acquisizione
Deposito|Nativo

Storia del fondo
Il fondo della Cappella musicale della Basilica di San Lorenzo (MUS.FCM II), in gran parte nativo, è venuto stratificandosi nel tempo in relazione allo svilupparsi delle compagini musicali nella basilica e dei musicisti che gravitavano in San Lorenzo. Alcune musiche, infatti, non risultano essere native, bensì afferenti ad altre chiese parrocchiali, comunità o confraternite religiose fiorentine.

Si conservano qui musiche, per lo più manoscritte, dei secoli XIX e XX, mentre per il fondo antico sempre collegato alle attività musicali della Basilica di San Lorenzo si veda la scheda dedicata.

 

Ambito disciplinare
Musica

Alimentazione del fondo
Chiuso

Indicizzazione del fondo
È presente un catalogo a stampa, consultabile in sede.

Parte del materiale musicale è ricercabile anche online sull’opac SBN (ultima visita: 10 mar. 2021); per una ricerca più puntuale è possibile selezionare nell'Opac di Polo la biblioteca Archivio della Basilica di San Lorenzo e i filtri Musica a stampa e Musica manoscritta arrivando alla lista di 410 record (ultima visita: 12 mag. 2021) con musiche databili dal XV secolo alle recenti pubblicazione degli anni '90 del Novecento. L'attività di catalogazione è in corso d'opera.

Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento

Tipologia
Il fondo musicale si compone di 55 esemplari notati databili tra il secolo XIX e XX, in prevalenza manoscritti, a testimonianza della continuità della vita musicale in San Lorenzo nel corso dei secoli. L’unico esemplare a stampa del secolo XVIII è una Sonata di Arcangelo Corelli (1653-1713), stampata in Firenze da Ranieri Del Vivo (1777). Assieme a questo elemento di diversificazione rispetto al restante materiale del fondo si segnala anche la presenza di un’altra Sonata (1886) manoscritta per archi, del fiorentino Giuseppe Ceccherini (1829-1899), maestro di cappella in Santa Maria del Fiore, attestando così la libera circolazione di musiche tra chiese differenti.

Il resto delle musiche è manoscritto di natura strumentale e vocale, a cappella o accompagnata, di genere sacro-liturgico, il che conferma l’impiego di tale repertorio nei riti della basilica. Sebbene molti pezzi siano anonimi, si conservano musiche di Carl Maria von Weber (1786-1826) come Concertstuck (XIX sec.) per archi. Di Giovanni Casati (1809-1895) si conserva l’Introito per la SS. Concezione (XIX sec.). Sempre di Giuseppe Ceccherini abbiamo Del ventre tuo (1887), introito per San Giovanni, a tre voci e archi, oppure il Graduale (1887) di San Giovanni Battista, per basso e orchestra. Del toscano Cesare Bacchini (1844-1927) si conserva l’Inno alla Resurrezione (XIX sec.) per voci strumenti e arpa. Non mancano poi autori aderenti al cecilianesimo, primo tra tutti Lorenzo Perosi (1872-1956), per citare: Messa a due voci (1899), Messa Eucharistica (1900), ma anche Giuseppe Terrabugio (1842-1933) con Le sette parole di Cristo in croce (XX sec.) a due voci e organo. Di Joseph Gabriel Rheinberger (1839-1901) la Messa a quattro voci op. 190 (XX sec.). Da segnalare è la presenza di un cospicuo corpus di musiche, 20 circa, di Torquato Meliani (XIX sec.), organista di Santa Maria del Fiore. Di queste rammentiamo il mottetto Iste Confessor (XIX sec.) per due voci e organo, l’Introito, Graduale e Sequenza di San Domenico (XIX sec.) a due voci organo e ottoni, Messa a due voci concertanti (XIX sec.), Te Deum (1889) a tre voci, Tantum Ergo (1888) per tre voci virili, etc. Per quanto riguarda le musiche a stampa segnaliamo la Messa di requiem di Luigi Cherubini (Ricordi, 1896), nello spartito di canto e pianoforte.

Genere
Strumentale
Vocale sacra

Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali: 55 faldoni
Musica a stampa antica (1500-1830)
Musica a stampa moderna (post 1830): 5


Datazione del materiale
1701-1800
1801-1900
1901-2000

Caratteristiche fisiche
Materiale organizzato in 14 faldoni.


Stato di conservazione
Buono

Ambiente di conservazione
Il materiale è conservato negli ambienti dell’Archivio capitolare della Basilica di San Lorenzo. Armadio Ligneo.

Bibliografia
Musica Sacra a Firenze fra archivio e prassi esecutiva / a cura di Donatella Righini. In Civiltà Musicale, n. 61/62. Firenze: LoGisma Editore, 2010. pp. 3-95.

Data ultima modifica
12.05.2021

Fonte compilazione
Sopralluogo 10/03/2021



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