Database dei fondi musicali toscani

Conservatore
Archivio Capitolare della Basilica di San LorenzoArchivio Capitolare della Basilica di San Lorenzo

Produttore
Capitolo della Basilica di San Lorenzo Capitolo della Basilica di San Lorenzo

Metodo di acquisizione
Deposito|Nativo

Storia del fondo
Il fondo, in gran parte nativo, è andato incrementandosi nel tempo a partire dal 1369, anno di fondazione dell’Archivio del Capitolo laurenziano, di pari passo allo sviluppo liturgico e musicale della basilica.

I Mss. A 200, B 201, C 202, D 203, E 204, F 205, G 206, H 207, I 208, K 209, L 210, M 211, N 212, O 213, P 214, Q 215, X 220, pervenuti nel 1783 all’archivio della Basilica di San Lorenzo dopo la soppressione dei Canonici Regolari Lateranensi di Fiesole (detti Roccettini) nel 1778 e di proprietà dalla Badia Fiesolana di Fiesole, furono riunificati ad uso del Capitolo laurenziano nel 1803 dal canonico Angelo Maria Bandini, direttore della Bibiloteca Laurenziana.

Dopo diversi trasferimenti nel 1848 l’archivio di San Lorenzo fu posto nei locali sottostanti alla sala D’Elci della Biblioteca Laurenziana e, nel 1984, fu definitivamente stabilito nella sede attuale posta all’angolo del secondo chiostro della basilica.

Ambito disciplinare
Musica

Alimentazione del fondo
Chiuso

Indicizzazione del fondo
Sono presenti due liste di consistenza dattiloscritte consultabili in sede:

• Provisional Catalogue of Choirbooks Containing Polyphonic Music / P. Macey. In Manoscritti e Stampati Musicali, II serie. Dattiloscritto 1987.


• Provisional Catalogue of Choirbooks Containing Monophony / J. Nadas. In Manoscritti e Stampati Musicali, III serie. Dattiloscritto 1988.

I libri corali sono descritti nell’opac Manus on-line (ultima visita: 10 mar. 2021): tramite la ricerca per biblioteca e il termine musica si arriva alla descrizione bibliografica di 41 esemplari; una parte di questi si trova anche su Codex (ultima visita: 10 mar. 2021).

Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento

Tipologia
La collezione del Capitolo laurenziano si compone oggi di 36 codici liturgico musicali databili tra la fine del XIV sec. e il XVII sec., di particolare interesse anche artistico per la testimonianza di arte miniatoria toscana, nella maggior parte attribuita a Francesco d’Antonio Chierico, noto miniatore fiorentino, che operò per Piero De’ Medici e Lorenzo il Magnifico.

• I Mss. A 200, B 201, C 202, D 203, E 204, F 205, G 206, H 207, I 208, K 209, L 210, M 211, N 212, O 213, P 214, Q 215, X 220, fanno parte di un ciclo di 17 libri liturgici, pervenuti nel 1783 all’Archivio della Basilica di San Lorenzo dopo la soppressione dei Canonici Regolari Lateranensi di Fiesole (detti Roccettini) nel 1778. Tali codici, infatti, provengono dalla Badia Fiesolana che fu cattedrale di Fiesole dall'Alto Medioevo fino al 1028, originariamente dedicata a San Pietro e poi a San Romolo, poi soppressa. Gran parte dei manufatti furono oggetto di donazione della famiglia Medici, come provano alcuni stemmi al loro interno.


• I Mss. E e F, sono due Graduali, databili tra il 1341-1360, fanno parte dello stesso ciclo liturgico. L’apparato iconografico del codice E è attribuito all’attività del miniatore Lippo Vanni.


• Sempre con datazione stimata 1351-1400 è il Ms III.6, si tratta di un Psalterio. Seriori (XV-XVII sec.) sono invece i Mss. III.13, III.14, III.16.


• I Mss. G, H, I, K fanno parte di uno stesso ciclo, databile tra il 1451-1500, le cui responsabilità grafiche sono da attribuire al frate servita Antonio d’Antonio e dal miniatore fiorentino Gherardo di Giovanni Miniato.


• Alla fine del XVII sec. si pongono invece i Mss C e D, il primo è un Graduale del 1689, l’altro un Kyriale del 1688 data espressa a c. 127r.

Genere
Vocale sacra

Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali: 36


Datazione del materiale
1301-1400
1401-1500
1501-1600
1601-1700

Caratteristiche fisiche
I codici sono tutti di medie e grandi dimensioni con legature di legno, rivestiti in pelle con borchie e cantonali, oppure in cartone.


Stato di conservazione
Buono

Interventi di restauro
Avvenuti soprattutto tra la fine del XX sec. e l'inizio del XXI sec., grazie a finanziamenti pubblici e privati.

Ambiente di conservazione
Il materiale è conservato in due armadi lignei, negli ambienti dell’archivio capitolare della Basilica di San Lorenzo di Firenze.

Bibliografia

• Provisional Catalogue of Choirbooks Containing Polyphonic Music / P. Macey. In Manoscritti e Stampati Musicali, II serie. Dattiloscritto 1987.


• Provisional Catalogue of Choirbooks Containing Monophony / John Nadas. In Manoscritti e Stampati Musicali, III serie. Dattiloscritto 1988.


• Liturgy and Patronage in San Lorenzo, Florence, 1350-1650 / Robert Gaston. In Patronage, Art, and Society in Renaissance Italy. Canberra: Humanities Research Centre, 1987. Pp. 111-133, 118-122.


• La chiesa di San Lorenzo a Firenze nel Medioevo / William M. Bowsky. Firenze: Edizioni della Meridiana, 1999. P. 115.


• I corali miniati di San Lorenzo, in San Lorenzo: i documenti, i tesori nascosti / Marco Assirelli. Venezia: Marsilio, 1993. Pp. 101-103.


• The San Lorenzo Palimpsest: Florence, Archivio del Capitolo di San Lorenzo Ms. 2211/ Andreas Janke e John Nádas. Lucca: Libreria musicale italiana, 2016.


• Note su alcuni corali conservati nell'Archivio del Capitolo di San Lorenzo in Firenze / Antonietta Morandini. In Miscellanea di studi in memoria di Anna Saitta Revignas. Firenze: L.S. Olschki, 1978. Pp. 289-295.

Data ultima modifica
04.06.2021

Fonte compilazione
Sopralluogo 10/03/2021

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