Biblioteca Riccardiana. Manoscritti musicali
Conservatore
Biblioteca Riccardiana
Soggetti produttori diversi
Metodo di acquisizione
Nativo|Soppressione enti ecclesiastici|Altre modalita
Storia del fondo
L'attuale collezione di manoscritti musicali della Biblioteca Riccardiana di Firenze non costituisce un fondo unitario, ma è inserita all'interno delle diverse sezioni e raccolte dell'istituzione, con provenienze differenti e spesso non più identificabili.
Possiamo supporre che la presenza (sporadica) di musica abbia attraversato le diverse raccolte acquisite nel tempo dalla Biblioteca, ad iniziare dalla collezione di Riccardo Romolo Riccardi (1558-1612), risalente al secolo XVI. Nel corso del Seicento ci furono numerose acquisizioni, tra cui la Libreria di Vincenzo Capponi (1688) formata da migliaia di opere a stampa e centinaia di manoscritti. Successivamente l'abate Gabriello Riccardi, tra i vari acquisti, incamerò anche la Libreria dell'abate Antonio Salvini (con 3349 volumi, acquisita nel 1735), e le biblioteche di Giuseppe Averani (principalmente di argomento giuridico e scientifico) e di Nicodemo Tranchedini (1755, con componimenti latini e volgari del XV secolo), oltre che l'eredità della madre (con circa 90 libri di carattere religioso) e del fratello Vincenzo. Nel 1783 Gabriello dispose la fusione della Biblioteca Riccardiana con quella personale, formata da circa 1800 manoscritti di provenienza orientale, greca, latina, provenzale e toscana, libri a stampa e carteggi di uomini illustri.
L'Ottocento rappresentò per la Riccardiana un secolo particolarmente difficile a causa di una serie di cessioni e scambi che minacciarono l'integrità del suo patrimonio. Nel 1810 la Biblioteca fu messa in vendita e acquistata in blocco dalla municipalità di Firenze che poi la cedette ne 1815 al Granduca, appena restaurato. Da quel momento fu aperta al pubblico. Successivamente entrarono a far parte del patrimonio la donazione dei manoscritti del professor Mario Pieri di Corfù nel 1852 e il lascito di Abramo Basevi nel 1873 (con carte di argomento politico). Nel XX secolo sono stati acquistati manoscritti dalle maggiori librerie fiorentine (come Olschki e Gonnelli) e da donazioni private (come quella di Renato Fucini nel 1953).
Nel 1939 il materiale manoscritto della Biblioteca fu trasferito nel ricovero di protezione antiaerea della Badia di Passignano, per evitare che fosse danneggiato dagli eventi di guerra.
Nella presente scheda si dà cenno del solo materiale musicale manoscritto conservato all'interno del vastissimo patrimonio, senza pretese di esaustività. Per il materiale musicale a stampa è disponibile la scheda dedicata Biblioteca Riccardiana. Materiale musicale a stampa.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Aperto
Indicizzazione del fondo
Al momento non esiste un catalogo dedicato ai manoscritti musicali conservati presso la Biblioteca Riccardiana e lo strumento di ricerca di riferimento è il Catalogo alfabetico dell'abate Francesco Fontani (in fotocopia nell'Archivio riccardiano e in digitale sul sito della Biblioteca Digitale Italiana), risalente alla fine del XVIII secolo e riguardante il materiale manoscritto fino al 1810.
Su Manus sono presenti 12 manoscritti con musica, di cui 2 cartacei solo in piccola parte notati (visualizzabili digitando "Biblioteca Riccardiana" nel form di Ricerca avanzata e selezionando "Musica" tra i filtri), mentre su Iter Liturgicum italicum si trovano i riferimenti per l'identificazione dei frammenti liturgico musicali presenti.
Tra gli allegati della presente scheda è presente una lista dei manoscritti con notazione musicale, trattati e libretti d'opera che è stato possibile rintracciare in Biblioteca.
Per la ricerca delle provenienze del materiale musicale manoscritto, può essere utile consultare i seguenti cataloghi della Biblioteca Riccardiana, dove però non è specificata la presenza di manoscritti musicali:
(ultima visita: 29 luglio 2021)
Allegato 1
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Oltre a frammenti e libri liturgico musicali membranacei (per questi si veda Manus e Iter liturgicum Italicum) come l'Innario del XV secolo Ricc.232 appartenuto molto probabilmente a Gabriello Riccardi, presso la Biblioteca Riccardiana sono stati individuati circa 40 manoscritti musicali (tutti da catalogare) di epoche, tipologie e repertori musicali molto diversi fra loro.
Tra questi, si segnalano una serie di trattati musicali: il De arte practica mensurabilis cantus di Johannes de Muris del XIV secolo e alcuni esemplari del XV secolo con scritti di Gaudenzio e Teone, Philippe de Vitry, Guido d'Arezzo (Micrologus), Johannes de Ciconiis (Nova musica) e Marchetto da Padova (Lucidarium in artem musicae planae). Del Seicento sono presenti De modis musicis veterum di Girolamo Mei e i Discorsi e regole sopra la musica di Severo Bonini (entrambi fiorentini).
Tra la musica notata, sono presenti due canzonieri francesi e italiani del XV secolo e alcune sonate e arie del XVII secolo, oltre ai componimenti musicati di autori come il fiorentino Carlo Caprioli detto Del Violino e Antonio Dal Gaudio del XVIII secolo. Della Biblioteca fa parte, inoltre, un'importante collezione di manoscritti musicali per chitarra spagnola del Seicento, redatti per lo più a Firenze all'inizio del XVII secolo, che includono intavolature di danze, arie italiane, spagnole e in dialetto, tra cui Tirinto mio, tu mi feristi (composizione vocale con alfabeto che compare in ben sei manoscritti: Ricc. 2973.3, 2774, 2804,2951,2952 e 3145), Dialogo fatto tra una spagnola et un signor napolitano (parodia in versi destinata al canto, Ricc.2774), Mi giunse è tre dì (aria dello Zibaldone di argomento musicale e religioso, Ricc. 3124). Si segnala anche la presenza di un'intavolatura tedesca del 1631, un componimenti di Gabriello Chiabrera e un'antologia di musiche vocali del compositore fiorentino Raffaello Rontani risalenti ai primi anni del Seicento.
Tra i manoscritti liturgici, si ricordano alcuni antifonari del XVIII-XIX secolo con notazioni musicali e un piccolo gruppo di preci sacre gregoriane ad una sola voce, con musica, del XV secolo (non censiti in Manus perché di epoca tarda).
Si segnala anche la presenza di un libretto d'opera manoscritto del XVIII secolo, intitolato Cintia costante.
Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali
Manoscritti musicali: 40
Libretti per musica
Trattati Musicali
Datazione del materiale
1201-1300
1301-1400
1401-1500
1501-1600
1601-1700
1701-1800
Caratteristiche fisiche
Data la diversità dei repertori, i manoscritti musicali si presentano in diverse fattezze, con rilegature di pregio oppure in fascicoli sciolti.
Identificazione
Uno studio dedicato potrebbe mettere in luce provenienze, firme e note di possesso.
Stato di conservazione
Buono
Eventi di valorizzazione
Mostre:
Nel 2018 presso la Biblioteca Riccardiana si è svolta la seconda giornata del Seminario sui libri liturgico musicali manoscritti a stampa organizzato dal CeDoMus Toscana.
Bibliografia
Data ultima modifica
31.10.2021
Fonte compilazione
sopralluogo aprile 2021 - rev. direttrice Francesca Gallori
Biblioteca Riccardiana
Codice ICCU: FI0094
Indirizzo: Via Ginori
CAP: 50123
Comune: Firenze
Provincia: FI
Telefono: 055 212586/293385
http://www.riccardiana.firenze.sbn.it/
b-ricc.informazioni@beniculturali.it
ProduttoreIndirizzo: Via Ginori
CAP: 50123
Comune: Firenze
Provincia: FI
Telefono: 055 212586/293385
http://www.riccardiana.firenze.sbn.it/
b-ricc.informazioni@beniculturali.it
Soggetti produttori diversi
Metodo di acquisizione
Nativo|Soppressione enti ecclesiastici|Altre modalita
Storia del fondo
L'attuale collezione di manoscritti musicali della Biblioteca Riccardiana di Firenze non costituisce un fondo unitario, ma è inserita all'interno delle diverse sezioni e raccolte dell'istituzione, con provenienze differenti e spesso non più identificabili.
Possiamo supporre che la presenza (sporadica) di musica abbia attraversato le diverse raccolte acquisite nel tempo dalla Biblioteca, ad iniziare dalla collezione di Riccardo Romolo Riccardi (1558-1612), risalente al secolo XVI. Nel corso del Seicento ci furono numerose acquisizioni, tra cui la Libreria di Vincenzo Capponi (1688) formata da migliaia di opere a stampa e centinaia di manoscritti. Successivamente l'abate Gabriello Riccardi, tra i vari acquisti, incamerò anche la Libreria dell'abate Antonio Salvini (con 3349 volumi, acquisita nel 1735), e le biblioteche di Giuseppe Averani (principalmente di argomento giuridico e scientifico) e di Nicodemo Tranchedini (1755, con componimenti latini e volgari del XV secolo), oltre che l'eredità della madre (con circa 90 libri di carattere religioso) e del fratello Vincenzo. Nel 1783 Gabriello dispose la fusione della Biblioteca Riccardiana con quella personale, formata da circa 1800 manoscritti di provenienza orientale, greca, latina, provenzale e toscana, libri a stampa e carteggi di uomini illustri.
L'Ottocento rappresentò per la Riccardiana un secolo particolarmente difficile a causa di una serie di cessioni e scambi che minacciarono l'integrità del suo patrimonio. Nel 1810 la Biblioteca fu messa in vendita e acquistata in blocco dalla municipalità di Firenze che poi la cedette ne 1815 al Granduca, appena restaurato. Da quel momento fu aperta al pubblico. Successivamente entrarono a far parte del patrimonio la donazione dei manoscritti del professor Mario Pieri di Corfù nel 1852 e il lascito di Abramo Basevi nel 1873 (con carte di argomento politico). Nel XX secolo sono stati acquistati manoscritti dalle maggiori librerie fiorentine (come Olschki e Gonnelli) e da donazioni private (come quella di Renato Fucini nel 1953).
Nel 1939 il materiale manoscritto della Biblioteca fu trasferito nel ricovero di protezione antiaerea della Badia di Passignano, per evitare che fosse danneggiato dagli eventi di guerra.
Nella presente scheda si dà cenno del solo materiale musicale manoscritto conservato all'interno del vastissimo patrimonio, senza pretese di esaustività. Per il materiale musicale a stampa è disponibile la scheda dedicata Biblioteca Riccardiana. Materiale musicale a stampa.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Aperto
Indicizzazione del fondo
Al momento non esiste un catalogo dedicato ai manoscritti musicali conservati presso la Biblioteca Riccardiana e lo strumento di ricerca di riferimento è il Catalogo alfabetico dell'abate Francesco Fontani (in fotocopia nell'Archivio riccardiano e in digitale sul sito della Biblioteca Digitale Italiana), risalente alla fine del XVIII secolo e riguardante il materiale manoscritto fino al 1810.
Su Manus sono presenti 12 manoscritti con musica, di cui 2 cartacei solo in piccola parte notati (visualizzabili digitando "Biblioteca Riccardiana" nel form di Ricerca avanzata e selezionando "Musica" tra i filtri), mentre su Iter Liturgicum italicum si trovano i riferimenti per l'identificazione dei frammenti liturgico musicali presenti.
Tra gli allegati della presente scheda è presente una lista dei manoscritti con notazione musicale, trattati e libretti d'opera che è stato possibile rintracciare in Biblioteca.
Per la ricerca delle provenienze del materiale musicale manoscritto, può essere utile consultare i seguenti cataloghi della Biblioteca Riccardiana, dove però non è specificata la presenza di manoscritti musicali:
- l'Indice de' Libri dell'Orto de SS.ri Riccardi, redatto nel 1632 e ora conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze;
- l'Indice de' libri che sono nella libreria dell'Ill.ma Casa Riccardi (sempre all'Archivio di Stato di Firenze) del 1706, ad opera del bibliotecario Filippo Modesto Landi, con ordinamento alfabetico, classificandolo per soggetto;
- il Catalogus codicum manuscriptorum, limitato ai manoscritti, redatto da Giovanni Lami nel 1756, sempre in ordine alfabetico per autori, ora digitalizzato in pdf sul sito della Biblioteca;
- l'Indice de' libri comprati dal Nostro Reverendissimo Signor Suddecano Gabbriello padrone (1753, cfr. Lami, Bullettone)
- l'Inventario e stima della libreria Riccardi. Manoscritti e edizioni a stampa del secolo XV, realizzato nel 1810 per la messa all'asta del patrimonio della Biblioteca, dove si registrano acquisizioni e perdite tra il XIX e il XX secolo (cfr. Rigoli, Illustrazioni);
- tra il 1884 e il 1898 fu schedata una parte del patrimonio manoscritto dal bibliotecario Salomone Morpurgo, che si concentrò in particolare sui testi in volgare, nel 1900 pubblicò un catalogo con elenco dettagliato dei manoscritti dal n. 1002 al n. 1700.
- cataloghi moderni a stampa, posteriori a quello curato da Maria Prunai Falciani (1996), sono consultabili in sede e on line in formato pdf (2018 e 2019).
(ultima visita: 29 luglio 2021)
Allegato 1
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Oltre a frammenti e libri liturgico musicali membranacei (per questi si veda Manus e Iter liturgicum Italicum) come l'Innario del XV secolo Ricc.232 appartenuto molto probabilmente a Gabriello Riccardi, presso la Biblioteca Riccardiana sono stati individuati circa 40 manoscritti musicali (tutti da catalogare) di epoche, tipologie e repertori musicali molto diversi fra loro.
Tra questi, si segnalano una serie di trattati musicali: il De arte practica mensurabilis cantus di Johannes de Muris del XIV secolo e alcuni esemplari del XV secolo con scritti di Gaudenzio e Teone, Philippe de Vitry, Guido d'Arezzo (Micrologus), Johannes de Ciconiis (Nova musica) e Marchetto da Padova (Lucidarium in artem musicae planae). Del Seicento sono presenti De modis musicis veterum di Girolamo Mei e i Discorsi e regole sopra la musica di Severo Bonini (entrambi fiorentini).
Tra la musica notata, sono presenti due canzonieri francesi e italiani del XV secolo e alcune sonate e arie del XVII secolo, oltre ai componimenti musicati di autori come il fiorentino Carlo Caprioli detto Del Violino e Antonio Dal Gaudio del XVIII secolo. Della Biblioteca fa parte, inoltre, un'importante collezione di manoscritti musicali per chitarra spagnola del Seicento, redatti per lo più a Firenze all'inizio del XVII secolo, che includono intavolature di danze, arie italiane, spagnole e in dialetto, tra cui Tirinto mio, tu mi feristi (composizione vocale con alfabeto che compare in ben sei manoscritti: Ricc. 2973.3, 2774, 2804,2951,2952 e 3145), Dialogo fatto tra una spagnola et un signor napolitano (parodia in versi destinata al canto, Ricc.2774), Mi giunse è tre dì (aria dello Zibaldone di argomento musicale e religioso, Ricc. 3124). Si segnala anche la presenza di un'intavolatura tedesca del 1631, un componimenti di Gabriello Chiabrera e un'antologia di musiche vocali del compositore fiorentino Raffaello Rontani risalenti ai primi anni del Seicento.
Tra i manoscritti liturgici, si ricordano alcuni antifonari del XVIII-XIX secolo con notazioni musicali e un piccolo gruppo di preci sacre gregoriane ad una sola voce, con musica, del XV secolo (non censiti in Manus perché di epoca tarda).
Si segnala anche la presenza di un libretto d'opera manoscritto del XVIII secolo, intitolato Cintia costante.
Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali
Manoscritti musicali: 40
Libretti per musica
Trattati Musicali
Datazione del materiale
1201-1300
1301-1400
1401-1500
1501-1600
1601-1700
1701-1800
Caratteristiche fisiche
Data la diversità dei repertori, i manoscritti musicali si presentano in diverse fattezze, con rilegature di pregio oppure in fascicoli sciolti.
Identificazione
Uno studio dedicato potrebbe mettere in luce provenienze, firme e note di possesso.
Stato di conservazione
Buono
Eventi di valorizzazione
Mostre:
- Carte di scena. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 21 dicembre 1998 - 20 marzo 1999.
- I colori del divino. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 20 febbraio – 19 maggio 2001.
- Rime e suoni per corde spagnole. Fonti per la chitarra barocca a Firenze. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 7 febbraio – 6 aprile 2002.
Nel 2018 presso la Biblioteca Riccardiana si è svolta la seconda giornata del Seminario sui libri liturgico musicali manoscritti a stampa organizzato dal CeDoMus Toscana.
Bibliografia
- Segno e musica: codici miniati e musicali nel millenario della nascita di Guido d'Arezzo, a cura di Giacomo Baroffio. Milano : Mazzotta, 2000.
- I colori del divino. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 20 febbraio - 19 maggio 2001, a cura di Giovanna Lazzi. Firenze : Edizioni Polistampa, 2001.
- Uno straordinario corpus di musiche per chitarra spagnola: i manoscritti riccardiani / Giulia Veneziano. In Rime e suoni per corde spagnole. Fonti per la chitarra barocca a Firenze / a cura di Giovanna Lazzi. Firenze : Polistampa, 2002. Pp. 13-20.
- Rime e suoni alla spagnola. Atti della Giornata Internazionale di Studi sulla chitarra barocca (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 7 febbraio 2002) / a cura di Giulia Veneziano. Firenze : Alinea, 2003. (I secoli d'oro).
- La Biblioteca Riccardiana, un percorso storico attraverso la formazione dei suoi cataloghi / Claudia Tombini. In Studi di Memofonte, 3 (2009). Testo completo ad accesso libero sul sito della Fondazione Memofonte.
Data ultima modifica
31.10.2021
Fonte compilazione
sopralluogo aprile 2021 - rev. direttrice Francesca Gallori
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