Certosa di Farneta. Materiale musicale
Conservatore
Biblioteca della Certosa di Farneta
Certosini, Farneta
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
I monaci conservano i testi musicali in gregoriano certosino da essi stessi utilizzati per le preghiere giornaliere e per la liturgia cantata. I libri corali sono custoditi nel coro, mentre ad ogni novizio viene dato un esemplare da conservare nella propria cella per poter studiare testi e melodie. Tutto questo fa sì che il fondo, di grande interesse storico, venga anche utilizzato quotidianamente. La Riforma del Concilio Vaticano II ha comportato un lavoro di revisione con l'inserimento di pecette sui libri liturgico-musicali e correzioni riportate a mano su ciascun esemplare. Per la Casa di Farneta è stato inoltre prodotto un salterio bilingue.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Aperto
Indicizzazione del fondo
In rete è presente la riproduzione delle musiche liturgiche (ultima visita: 11 set. 2019).
Accessibilità del fondo
Consultabile solo la riproduzione digitale
È consultabile solo on-line sul sito della casa madre, dove tutto il contenuto del fondo è digitalmente riprodotto; la Certosa, infatti, non è visitabile.
Tipologia
Edizioni a stampa del XX secolo di canti gregoriani certosini, così suddivisi:
Graduali: Graduale Cartusiense, dato anche ad ogni singolo novizio, per un totale di 25-30 copie;
Antifonari: 2 serie, una invernale e una estiva, 24 esemplari;
Innari: 20 esemplari circa;
Salteri: antifone e responsori, 20 esemplari circa;
Vesperali: ore diurne minori e vespri, 20 esemplari circa.
In biblioteca si conserva inoltre un metodo di canto gregoriano certosino e i volumi dei monaci di Solesmes, da secoli occupati a preservare il canto gregoriano.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali
Manoscritti musicali
Musica a stampa moderna (post 1830)
Trattati Musicali: metodi su gregoriano
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Edizioni moderne a stampa rilegate in cuoio.
Identificazione
Ex-libris della biblioteca della Certosa di Farneta.
Altri fondi nel fondo
Armonizzazioni di un monaco: qualche manoscritto.
Stato di conservazione
Buono
Interventi di restauro
Qualche graduale è stato restaurato dalle Suore di Rosano.
Ambiente di conservazione
I libri liturgici sono conservati nel coro, alcuni nelle celle dei novizi a cui vengono dati gli esemplari.
Altri volumi sono invece conservati presso la biblioteca della Certosa.
Data ultima modifica
19.10.2021
Fonte compilazione
Frate Giovanni Maria Certosino
Biblioteca della Certosa di Farneta
Codice ICCU: IT-LU0042
Codice RISM: I-MGIcf
Indirizzo: via per Chiatri, Maggiano
CAP: 55100
Comune: Lucca
Provincia: LU
Regione: Toscana
Telefono: 0583 59207
http://www.chartreux.org/it/certose/farneta/index.php
ProduttoreCodice RISM: I-MGIcf
Indirizzo: via per Chiatri, Maggiano
CAP: 55100
Comune: Lucca
Provincia: LU
Regione: Toscana
Telefono: 0583 59207
http://www.chartreux.org/it/certose/farneta/index.php
Certosini, Farneta
Estremi cronologici: 1358-
Cenni biografici: La Certosa di Farneta (LU) è una delle due Certose esclusivamente maschili presenti in Italia. La chiesa, consacrata nel 1358, mostra l'aspetto assunto dopo i rifacimenti della fine del Seicento. Adiacenti alla chiesa si trovano il chiostro piccolo e la sala capitolare, dove è conservata un'"Annunciazione" seicentesca. Attorno al Chiostro grande sono disposte le celle dei monaci, vere e proprie casette, separate le une dalle altre. I monaci trascorrono la maggior parte del tempo nelle rispettive celle, raccolti in preghiera e cercando, nella solitudine e nel distacco dal mondo, la spiritualità e il contatto con Dio. Uno dei pochi momenti di aggregazione è la celebrazione della Liturgia, che è completamente cantata da tutti i monaci. Il canto gregoriano certosino assume quindi una grande importanza e ai novizi viene affidato un esemplare di libro corale per imparare i canti e poter partecipare attivamente alle celebrazioni.
Vedi anche:
L'ordine certosino. Certosa di Farneta (Italia). Ultima visita: 29 apr. 2015
Note e bibliografia: Un volume fotografico che immortala la vita quotidiana dei monaci all'interno della Certosa di Farneta è: La Certosa di Farneta: voci del silenzio / Giovanni Nardini. Lucca: Maria Pacini Fazzi, 1998.
Un'altra pubblicazione sui Certosini di Farneta è: Priori, rettori, monaci e conversi nel Monastero certosino del S. Spirito in Farneta (secc. XIV-XVI) / Graziano Concioni. Lucca: Maria Pacini Fazzi, 1994.
Cenni biografici: La Certosa di Farneta (LU) è una delle due Certose esclusivamente maschili presenti in Italia. La chiesa, consacrata nel 1358, mostra l'aspetto assunto dopo i rifacimenti della fine del Seicento. Adiacenti alla chiesa si trovano il chiostro piccolo e la sala capitolare, dove è conservata un'"Annunciazione" seicentesca. Attorno al Chiostro grande sono disposte le celle dei monaci, vere e proprie casette, separate le une dalle altre. I monaci trascorrono la maggior parte del tempo nelle rispettive celle, raccolti in preghiera e cercando, nella solitudine e nel distacco dal mondo, la spiritualità e il contatto con Dio. Uno dei pochi momenti di aggregazione è la celebrazione della Liturgia, che è completamente cantata da tutti i monaci. Il canto gregoriano certosino assume quindi una grande importanza e ai novizi viene affidato un esemplare di libro corale per imparare i canti e poter partecipare attivamente alle celebrazioni.
Vedi anche:
L'ordine certosino. Certosa di Farneta (Italia). Ultima visita: 29 apr. 2015
Note e bibliografia: Un volume fotografico che immortala la vita quotidiana dei monaci all'interno della Certosa di Farneta è: La Certosa di Farneta: voci del silenzio / Giovanni Nardini. Lucca: Maria Pacini Fazzi, 1998.
Un'altra pubblicazione sui Certosini di Farneta è: Priori, rettori, monaci e conversi nel Monastero certosino del S. Spirito in Farneta (secc. XIV-XVI) / Graziano Concioni. Lucca: Maria Pacini Fazzi, 1994.
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
I monaci conservano i testi musicali in gregoriano certosino da essi stessi utilizzati per le preghiere giornaliere e per la liturgia cantata. I libri corali sono custoditi nel coro, mentre ad ogni novizio viene dato un esemplare da conservare nella propria cella per poter studiare testi e melodie. Tutto questo fa sì che il fondo, di grande interesse storico, venga anche utilizzato quotidianamente. La Riforma del Concilio Vaticano II ha comportato un lavoro di revisione con l'inserimento di pecette sui libri liturgico-musicali e correzioni riportate a mano su ciascun esemplare. Per la Casa di Farneta è stato inoltre prodotto un salterio bilingue.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Aperto
Indicizzazione del fondo
In rete è presente la riproduzione delle musiche liturgiche (ultima visita: 11 set. 2019).
Accessibilità del fondo
Consultabile solo la riproduzione digitale
È consultabile solo on-line sul sito della casa madre, dove tutto il contenuto del fondo è digitalmente riprodotto; la Certosa, infatti, non è visitabile.
Tipologia
Edizioni a stampa del XX secolo di canti gregoriani certosini, così suddivisi:
Graduali: Graduale Cartusiense, dato anche ad ogni singolo novizio, per un totale di 25-30 copie;
Antifonari: 2 serie, una invernale e una estiva, 24 esemplari;
Innari: 20 esemplari circa;
Salteri: antifone e responsori, 20 esemplari circa;
Vesperali: ore diurne minori e vespri, 20 esemplari circa.
In biblioteca si conserva inoltre un metodo di canto gregoriano certosino e i volumi dei monaci di Solesmes, da secoli occupati a preservare il canto gregoriano.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali
Manoscritti musicali
Musica a stampa moderna (post 1830)
Trattati Musicali: metodi su gregoriano
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Edizioni moderne a stampa rilegate in cuoio.
Identificazione
Ex-libris della biblioteca della Certosa di Farneta.
Altri fondi nel fondo
Armonizzazioni di un monaco: qualche manoscritto.
Stato di conservazione
Buono
Interventi di restauro
Qualche graduale è stato restaurato dalle Suore di Rosano.
Ambiente di conservazione
I libri liturgici sono conservati nel coro, alcuni nelle celle dei novizi a cui vengono dati gli esemplari.
Altri volumi sono invece conservati presso la biblioteca della Certosa.
Data ultima modifica
19.10.2021
Fonte compilazione
Frate Giovanni Maria Certosino
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