A tre anni dalla costituzione del CeDoMus, Stefania Gitto ha pubblicato su Bibelot: notizie dalle biblioteche toscane – rivista elettronica ad accesso libero – alcune riflessioni sul censimento dei fondi musicali conservati sul territorio regionale.

L’attività di ricognizione è uno degli elementi portanti del CeDoMus a partire dalla sua fondazione e il completamento di alcune aree – sebbene ci si trovi di fronte, per sua natura, ad un  work in progress – offre lo spunto per analizzare sotto vari punti di vista le informazioni raccolte: distribuzione dei fondi sul territorio; caratteristiche degli enti, persone, famiglie che li conservano; disponibilità – o, più spesso, carenza – di strumenti di indicizzazione e ricupero dei documenti musicali.

L’articolo è apparso nel numero 3 del 2016 (settembre-dicembre) col titolo I fondi musicali toscani: prime riflessioni emerse dall’attività di ricognizione del Centro di Documentazione Musicale e analizza i primi risultati del censimento nelle province di Prato, Pistoia e nelle città di Lucca e Pisa.

“Nel 2014 si dava notizia su Bibelot della nascita del Centro di Documentazione Musicale della Toscana, promosso dalla Regione in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole Fondazione Onlus. Il CeDoMus nasce come servizio di supporto specializzato per la gestione e la valorizzazione della musica notata, particolare tipologia documentaria che risulta spesso trascurata, sia a livello di censimento – non esiste ancora una mappatura completa dei fondi musicali conservati sul territorio regionale – sia a livello di trattamento catalografico. La relativa poca conoscenza delle fonti musicali fuori dagli ambiti specialistici e la conservazione frammentata e spesso decentrata nell’area regionale, ha da sempre penalizzato la conoscenza e la gestione biblioteconomica di questa tipologia documentaria, per altro ricca sia numericamente che qualitativamente….” Il testo completo si può leggere qui.

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