Archivio della Cattedrale di San Cerbone. Libri liturgico-musicali
Conservatore
Archivio della Cattedrale di San Cerbone
Capitolo della Cattedrale di Massa Marittima
Anno di acquisizione
1300
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
Il fondo è composto da 25 libri liturgici a stampa e manoscritti, un tempo utilizzati per le funzioni religiose della Cattedrale di San Cerbone. Originariamente collocati nel coro, per potere essere utilizzati durante le celebrazioni, sono oggi conservati in tre diverse collocazioni: nell’archivio diocesano è presente un antifonario trecentesco (recentemente ritrovato), nel museo diocesano sono esposti dal 2005 due antifonari segnati 8 e 9, mentre i restanti libri sono conservati nella sacrestia del duomo. Oltre ai libri liturgici è presente presso l’archivio, un frammento pergamenaceo di libro liturgico usato come coperta per un registro seicentesco appartenuto al convento di San Francesco.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Il materiale del fondo non è inventariato. Dei 25 libri liturgici 7 sono presenti in Codex (ultima visita: 23 apr. 2021) , 11 nel database di Iter Liturgicum (ultima visita: 23 apr. 2021)e sono menzionati in maniera generica su Cabimus (ultima visita: 23 apr. 2021) . In occasione del sopralluogo del CeDoMus è stato compilato un elenco di consistenza (in allegato, ultima revisione feb. 2018).
Elenco di consistenza
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il fondo consta di 25 libri liturgici, 12 a stampa , 13 manoscritti, con notazione quadrata su tetragramma, databili dal XIV secolo all’inizio del XXI secolo, e un frammento pergamenaceo di libro liturgico con notazione quadrata su tetragramma, usato come coperta per un registro seicentesco appartenuto al convento di San Francesco. Per quanto riguarda i libri manoscritti: otto sono di epoca medievale ascrivibili al primo quarto del XIV secolo: un Graduale (segnato 6), un Antifonario notturno (segnato 5) e sei Antifonari, di cui uno senza segnatura con delle parti aggiunte nel XVIII secolo. Tre libri appartengono ad un ciclo liturgico ordinato per la Cattedrale dal vescovo Antonio Ridolfi nel 1743 -1744, probabilmente in quella occasione si procedette a un rinnovamento delle legature del fondo liturgico posseduto, dato che (pur in condizioni estremamente precarie) anche i manoscritti medievali presentano la stessa tipologia di assi coperte da resti di cuoio con un ricco apparato metallico. I restanti libri manoscritti sono un Kyriale scritto con stampini risalente al XVIII secolo e un Messale fatto eseguire dal canonico Lorenzo Batassi per la Cattedrale nel 1812. I 12 libri a stampa sono ascrivibili dal XVIII secolo fino al 1912 e hanno varie destinazioni liturgiche. Il Graduale datato al 1850 fu commissionato per la Cattedrale da parte del canonico Tommaso Lotti ed è in parte manoscritto.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali: 25
Datazione del materiale
1301-1400
1701-1800
1801-1900
1901-2000
Caratteristiche fisiche
I volumi sono tutti di grande formato con legature in assi in legno rivestite in pelle o velluto. I due Pontificali presentano una coperta in carta.
Identificazione
Sette libri manoscritti medievali, il Graduale e l’ Antifonario commissionati dal vescovo Ridolfi, presentano una segnatura numerica sul dorso e una segnatura alfabetica sul piatto anteriore.
Esemplari con dedica
I tre libri commissionati da Antonio Ridolfi, il Messale di Lorenzo Batassi, il Graduale di Tommaso Lotti, presentano nelle carte di guardia le dediche da parte dei vescovi.
Stato di conservazione
Cattivo
Interventi di restauro
Non è stato eseguito alcun nessun restauro significativo.
Ambiente di conservazione
Nell’archivio diocesano è conservato un antifonario trecentesco (recentemente ritrovato), in uno scaffale assieme ad altro materiale archivistico; nel museo diocesano sono esposti dal 2005 due antifonari segnati 8 e 9 conservati in una teca di vetro ,mentre i restanti libri sono conservati nella sacrestia del duomo in una cassaforte.
Data ultima modifica
23.04.2021
Fonte compilazione
sopralluogo del 07/02/2018
Archivio della Cattedrale di San Cerbone
CAP: 58024
Comune: Massa Marittima
Provincia: GR
Regione: TOSCANA
Telefono: 0566902039
http://www.diocesimassamarittima.it/home_diocesi/diocesi/00000048_Cattedrale_di_San_Cerbone.html
archiviostorico@diocesimassamarittima.it
ProduttoreComune: Massa Marittima
Provincia: GR
Regione: TOSCANA
Telefono: 0566902039
http://www.diocesimassamarittima.it/home_diocesi/diocesi/00000048_Cattedrale_di_San_Cerbone.html
archiviostorico@diocesimassamarittima.it
Capitolo della Cattedrale di Massa Marittima
Estremi cronologici: 1350-
Cenni biografici: Alla costruzione dell'imponente Duomo di Massa Marittima concorse il momento di prosperità della città derivante dallo sfruttamento delle ingenti ricchezze del sottosuolo nel secolo XIII. A quest'epoca risale la costituzione di una Fabbriceria (la cui documentazione si trova presso l'archivio comunale insieme a quelli di altre fondazioni ecclesiastiche) che affiancò il Capitolo nell'amministrazione dei beni necessari all'edificazione e al mantenimento della Cattedrale. Le prime notizie sull'archivio del Capitolo di Massa Marittima risalgono alle sue costituzioni del 1350 (le più antiche fra quelle pervenuteci), conservate presso la cancelleria comunitativa come le successive. Il sigillo capitolare raffigura l'agnello sacrificale con vessillo, adagiato sul libro con la leggenda "Capitolo della cattedrale di Massa Marittima".
Vedi anche:
Capitolo della cattedrale di Massa Marittima. 2005. (SIUSA). Ultima visita: 22 feb. 2018
Cenni biografici: Alla costruzione dell'imponente Duomo di Massa Marittima concorse il momento di prosperità della città derivante dallo sfruttamento delle ingenti ricchezze del sottosuolo nel secolo XIII. A quest'epoca risale la costituzione di una Fabbriceria (la cui documentazione si trova presso l'archivio comunale insieme a quelli di altre fondazioni ecclesiastiche) che affiancò il Capitolo nell'amministrazione dei beni necessari all'edificazione e al mantenimento della Cattedrale. Le prime notizie sull'archivio del Capitolo di Massa Marittima risalgono alle sue costituzioni del 1350 (le più antiche fra quelle pervenuteci), conservate presso la cancelleria comunitativa come le successive. Il sigillo capitolare raffigura l'agnello sacrificale con vessillo, adagiato sul libro con la leggenda "Capitolo della cattedrale di Massa Marittima".
Vedi anche:
Capitolo della cattedrale di Massa Marittima. 2005. (SIUSA). Ultima visita: 22 feb. 2018
Anno di acquisizione
1300
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
Il fondo è composto da 25 libri liturgici a stampa e manoscritti, un tempo utilizzati per le funzioni religiose della Cattedrale di San Cerbone. Originariamente collocati nel coro, per potere essere utilizzati durante le celebrazioni, sono oggi conservati in tre diverse collocazioni: nell’archivio diocesano è presente un antifonario trecentesco (recentemente ritrovato), nel museo diocesano sono esposti dal 2005 due antifonari segnati 8 e 9, mentre i restanti libri sono conservati nella sacrestia del duomo. Oltre ai libri liturgici è presente presso l’archivio, un frammento pergamenaceo di libro liturgico usato come coperta per un registro seicentesco appartenuto al convento di San Francesco.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Il materiale del fondo non è inventariato. Dei 25 libri liturgici 7 sono presenti in Codex (ultima visita: 23 apr. 2021) , 11 nel database di Iter Liturgicum (ultima visita: 23 apr. 2021)e sono menzionati in maniera generica su Cabimus (ultima visita: 23 apr. 2021) . In occasione del sopralluogo del CeDoMus è stato compilato un elenco di consistenza (in allegato, ultima revisione feb. 2018).
Elenco di consistenza
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il fondo consta di 25 libri liturgici, 12 a stampa , 13 manoscritti, con notazione quadrata su tetragramma, databili dal XIV secolo all’inizio del XXI secolo, e un frammento pergamenaceo di libro liturgico con notazione quadrata su tetragramma, usato come coperta per un registro seicentesco appartenuto al convento di San Francesco. Per quanto riguarda i libri manoscritti: otto sono di epoca medievale ascrivibili al primo quarto del XIV secolo: un Graduale (segnato 6), un Antifonario notturno (segnato 5) e sei Antifonari, di cui uno senza segnatura con delle parti aggiunte nel XVIII secolo. Tre libri appartengono ad un ciclo liturgico ordinato per la Cattedrale dal vescovo Antonio Ridolfi nel 1743 -1744, probabilmente in quella occasione si procedette a un rinnovamento delle legature del fondo liturgico posseduto, dato che (pur in condizioni estremamente precarie) anche i manoscritti medievali presentano la stessa tipologia di assi coperte da resti di cuoio con un ricco apparato metallico. I restanti libri manoscritti sono un Kyriale scritto con stampini risalente al XVIII secolo e un Messale fatto eseguire dal canonico Lorenzo Batassi per la Cattedrale nel 1812. I 12 libri a stampa sono ascrivibili dal XVIII secolo fino al 1912 e hanno varie destinazioni liturgiche. Il Graduale datato al 1850 fu commissionato per la Cattedrale da parte del canonico Tommaso Lotti ed è in parte manoscritto.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali: 25
Datazione del materiale
1301-1400
1701-1800
1801-1900
1901-2000
Caratteristiche fisiche
I volumi sono tutti di grande formato con legature in assi in legno rivestite in pelle o velluto. I due Pontificali presentano una coperta in carta.
Identificazione
Sette libri manoscritti medievali, il Graduale e l’ Antifonario commissionati dal vescovo Ridolfi, presentano una segnatura numerica sul dorso e una segnatura alfabetica sul piatto anteriore.
Esemplari con dedica
I tre libri commissionati da Antonio Ridolfi, il Messale di Lorenzo Batassi, il Graduale di Tommaso Lotti, presentano nelle carte di guardia le dediche da parte dei vescovi.
Stato di conservazione
Cattivo
Interventi di restauro
Non è stato eseguito alcun nessun restauro significativo.
Ambiente di conservazione
Nell’archivio diocesano è conservato un antifonario trecentesco (recentemente ritrovato), in uno scaffale assieme ad altro materiale archivistico; nel museo diocesano sono esposti dal 2005 due antifonari segnati 8 e 9 conservati in una teca di vetro ,mentre i restanti libri sono conservati nella sacrestia del duomo in una cassaforte.
Data ultima modifica
23.04.2021
Fonte compilazione
sopralluogo del 07/02/2018
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