Database dei fondi musicali toscani

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Fondo Amelia e Virginia Almagià

Conservatore
Accademia Musicale Chigiana Impresa Sociale onlusAccademia Musicale Chigiana Impresa Sociale onlus

Codice ICCU: IT-SI0051
Codice RISM: I-Sac
Indirizzo: via di Città, 89
CAP: 53100
Comune: Siena
Provincia: SI
Regione: Toscana
Telefono: 057722091
www.chigiana.org
accademia.chigiana@chigiana.it


Produttore
famiglia Almagià famiglia Almagià
Estremi cronologici: Amelia Almagià: Ambron, 1877-1960 - Virginia Almagià: Volterra, 1875-1968
Cenni biografici: Amelia Almagià fu pittrice di grande talento, apprezzata soprattutto per ritratti e paesaggi. Frequentò artisti quali Filippo Tommaso Marinetti, Giovanni Colacicchi, Mario Tozzi e Trilussa. Sposata con l’ingegnere Aldo Ambron, con il cui cognome fu conosciuta nel settore artistico, visse nella tenuta di Cotorniano nei pressi di Siena e a Villa Ambron ai Parioli a Roma. Negli anni ’40 e ’50 del Novecento fu nell’ambiente artistico di Alessandria d’Egitto, dove visse con la famiglia. Anche due dei suoi figli, Gilda e Emilio, furono pittori.
Virginia Almagià sposò nel 1900 il Professor Vito Volterra, matematico, uomo di scienza e senatore del Regno, da cui ebbe sei figli. Amò la musica e si dedicò allo studio del pianoforte e dell’arpa.


Anno di acquisizione
1959

Metodo di acquisizione
Dono

Storia del fondo
Il fondo consiste nell’unione del materiale per lo studio e il passatempo musicale delle due sorelle Amelia e Virginia Almagià. Le due donne lo hanno costituito prima insieme, poi singolarmente, per poi unire di nuovo il materiale prima della donazione al Conte Guido Chigi Saracini, avvenuta tra il 1959 e il 1960.
Risiede nella sua integrità nella biblioteca dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena e non ha subito alcuna dispersione. Non sono note precedenti sistemazioni fisiche del Fondo.

Ambito disciplinare
Musica

Alimentazione del fondo
Chiuso

Indicizzazione del fondo
Al momento dell’arrivo presso la biblioteca è stata compilata una lista di consistenza dattiloscritta. Una parte del catalogo del fondo è stata pubblicata in Bullettino dell’Accademia Musicale Chigiana, Anno XII n.1. L’intero fondo è stato inoltre inserito nel catalogo Staderini dattiloscritto e nel catalogo informatizzato dell'Accademia Chigiana, che attualmente non permette la ricerca per fondi specifici (ultima visita: 28 apr. 2021).

Accessibilità del fondo
Consultabile

Tipologia
Il fondo contiene un centinaio di spartiti destinati prevalentemente ad arpa, pianoforte e musica d’insieme, suddivisi in spartiti, partiture e parti staccate e databili tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Il repertorio spazia dai metodi per arpa di Bochsa al metodo per pianoforte di Rochner ai brani per arpa sola di autori conosciuti come Alphonse Hasselmans, Félix Godefroid, Elias Alvars e i meno conosciuti Francesco Bellotta o Vincenzo Graziani, fino a composizioni per pianoforte dei celeberrimi Beethoven, Chopin, Grieg, Liszt, Mendelssohn-Bartholdy e Mozart. Insieme al materiale musicale è stata donata anche un’arpa Erard costruita a Parigi nel XIX secolo, ora custodita nel Museo degli antichi strumenti musicali all’interno del palazzo.

Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali: 2
Musica a stampa moderna (post 1830): c.ca 100


Consistenza materiale secondaria
Strumenti musicali: 1 arpa Erard


Datazione del materiale
1801-1900
1901-2000

Caratteristiche fisiche
Il materiale, presente in spartiti, partiture e parti staccate per ensemble, è raccolto prevalentemente in cartelle cartonate con legacci in tela.


Identificazione
I pezzi appartenenti al fondo si riconoscono dalle firme di possesso o dalle dediche manoscritte.

Stato di conservazione
Mediocre

Ambiente di conservazione
Il fondo è alloggiato in tre diversi armadietti: uno metallico con ante a vetro e serratura e altri due armadietti di legno nella Biblioteca dell’Accademia Chigiana.

Bibliografia

  • Bullettino dell’Accademia Musicale Chigiana. Siena : L’Accademia, XII, 1 (marzo 1959).



Data ultima modifica
26.10.2021

Fonte compilazione
Anna Nocentini, giugno 2018



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