Archivio e Biblioteca della Fondazione Primo Conti. Materiale musicale
Conservatore
Fondazione e Museo Primo Conti ONLUS
Conti Primo
Metodo di acquisizione
Dono|Deposito|Nativo
Storia del fondo
Il materiale bibliografico musicale posseduto dalla Fondazione Primo Conti, voluta e fondata dallo stesso artista nel 1984, è conservato principalmente nell'archivio e nella biblioteca personale di Conti, al quale se n'è aggiunto nel corso del tempo altra documentazione attraverso nuove accessioni, doni e depositi. Il posseduto musicale, quindi, non va a costituire un unico fondo, ma è trasversalmente presente all'interno del patrimonio della Fondazione, che conserva, oltre alle opere e le carte di Primo Conti, archivi e fondi librari di esponenti dell'arte del primo Novecento, con un particolare interesse verso il futurismo e gli artisti coevi all'artista fiorentino.
Alimentazione del fondo
Aperto
Indicizzazione del fondo
Solo una parte della musica notata presente alla Fondazione è catalogata nell’opac SDIAF (ultima visita: 10 ott. 2021); al fianco di questo strumento di ricerca, esistono inventari e liste di consistenza dei singoli fondi personali che insieme alla documentazione archivistica potrebbero contenere anche materiale musicale. Per una cronologia di acquisizione e relativi strumenti di ricerca vedere qui (ultima visita: 10 ott. 2021).
Alcuni manoscritti musicali sono rintracciabili negli archivi personali attraverso gli Inventari dei fondi archivistici, utilizzando la parola chiave "musica" e verificando le strutture delle serie.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Per le modalità d'accesso vedi qui (ultimo accesso: 20 ott. 2021).
Tipologia
Il patrimonio musicale della Fondazione Primo Conti, al momento del censimento, è costituito da circa una sessantina di musiche a stampa, oltre settanta fra libretti per musica e programmi di sala e una decina di monografie a soggetto musicale.
Nella maggior parte di casi si tratta di materiale integrato all'interno dell'archivio personale di Primo Conti, come le musiche (circa 25) di autori a lui contemporanei, come Ildebrando Pizzetti, Giannotto Bastianelli, Virgilio Mortari, Vito Frazzi. Di Mario Castelnuovo Tedesco, ad esempio, troviamo una consistente raccolta di partiture a stampa (es. Cinque poesie romanesche, Evangelion) probabilmente originata dall'amicizia tra i due artisti (di Conti si conserva uno studio per l'illustrazione di un frontespizio musicale di Castelnuovo Tedesco) e con l'editore Bellenghi, fondatore della casa Forlivesi. Si cita anche una composizione dello stesso Conti (firmata con il secondo nome Umberto) scritta a 13 anni, probabilmente unica all'interno della sua produzione artistica, la Romanza per violino e pianoforte. Se ne conserva sia l'autografo che una copia dell'edizione (Forlivesi, 1915). Gli editori delle musiche sono quasi tutti attivi in Toscana agli inizi del secolo scorso, come Forlivesi, Lucca, Mignani, etc.
Abbiamo poi 24 titoli provenienti dall'ambito familiare, in particolare dal percorso giovanile di studi musicali, probabilmente pianoforte e violino, delle figlie Maria Novella e Mariagloria Conti. Ritroviamo edizioni didattiche, che vanno dai Solfeggi parlati e cantati di Pozzoli (Ricordi) ai Urstudien für Violine di Carl Flesch (Ries & Erler), o la fantasia di De Beriot per violino e pianoforte (Ricordi). Un piccolo nucleo musicale è riconducibile al repertorio sacro, probabile frutto di una donazione alla famiglia poco documentata. Contiene composizioni vocali di religiosi, anch'esse di editori locali, come le 10 laudi alla Madonna di P. Odorico Caramelli (Maurri, 1950) o la Raccolta di melodie sacre di P. Nazzareno Capoccetti (Mignani, 1939).
Sempre appartenenti all'archivio Primo Conti, ma direttamente legate alla sua attività professionale, sono invece le partiture e i libretti "studiati" per i lavori scenografici, come per La finta semplice di Wolfgang Amadeus Mozart (Ricordi), testimonianza diretta del lavoro sulle scene e sui costumi per una rappresentazione allestita al Teatro di Corte di Napoli nel 1961. La presenza cospicua di libretti d'opera e di programmi di sala deriva dalla frequentazione di Primo Conti alla vita culturale e teatrale fiorentina (Maggio Musicale Fiorentino, Teatro della Pergola, etc.), fin dalla giovane età. Si ritrovano quindi i libretti delle opere di Verdi, Puccini, Mascagni e Giordano, per citarne solo alcuni, per lo più nelle edizioni novecentesche di Sonzogno e Ricordi.
All'interno della vasta biblioteca d'arte personale, citiamo tre monografie legate al Maggio musicale fiorentino, realtà molto vicina, artisticamente oltre che geograficamente, a Primo Conti: Visualità del ‘Maggio’ a cura di Raffaele Monti (De Luca, 1979), Il Maggio musicale fiorentino di Leonardo Pinzauti (Vallecchi, 1967), Pittori e scultori in scena in Il Maggio musicale fiorentino a cura di Raffaele Monti (De Luca, 1986). Non si esclude che ad una più attenta analisi, possano emergere altri titoli legati al sapere musicale.
Molti dei numerosi archivi custoditi alla Fondazione Conti, sono presenti di personalità artistiche in particolare di rappresentanti del movimento futurista, come Francesco Balilla Pratella, Francesco Cangiullo e Spartaco Copertini: in questi casi è possibile ritrovare sporadiche presenze di musica notata, in particolare a stampa per Copertini (Tre Pezzi per pianoforte 1910-1912 di Spartaco Copertini (Maurri, 1979), Poemetto n. 5 op. 19 per violino e pianoforte di Spartaco Copertini (Maurri, 1979) e nel fondo Cangiullo, con i seguenti titoli:
per la musica a stampa, segnaliamo:
Nello stesso fondo, tra la musica manoscritta, troviamo:
Si segnala anche la presenza di partiture nel Fondo Librario della Regione Toscana depositato alla Fondazione Conti del cantautore Rodolfo De Angelis (Napoli, 1893 – Milano, 1965) in edizioni varie italiane (Edizioni Musicali "Dea", Casa Editrice Musicale C.A. bIXIO, Casa Musicale Napoletana) risalenti agli anni '30 del Novecento.
Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Libretti per musica
Musica a stampa moderna (post 1830)
Monografie a soggetto musicale
Consistenza materiale secondaria
Documentazione archivistica
Programmi di sala e manifesti: Programmi di sala e cartoline
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
La musica a stampa si presenta sotto forma di partiture (alcune possono essere in fotocopia) e metodi.




Identificazione
Alcune delle musiche presentano la firma autografa di Maria Novella o di Mariagloria, figlie di Primo Conti.

Esemplari con dedica
Sulle copertine di alcune musiche sono presenti dediche manoscritte autografe di autori o donatori: i dedicatari sono Primo Conti o le sue figlie. Numerose dediche sono anche presenti nel Fondo Francesco Cangiullo.



Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il materiale musicale è conservato nell'archivio, mentre le monografie all'interno della biblioteca presente nella sala di lettura.
Data ultima modifica
29.11.2021
Fonte compilazione
sopralluogo ottobre 2021
Fondazione e Museo Primo Conti ONLUS
Codice ICCU: IT-FI0256
Indirizzo: Villa le Coste. Via G. Dupré 18
CAP: 50014
Comune: Fiesole
Provincia: FI
Regione: TOSCANA
Telefono: 055 597095
https://www.fondazioneprimoconti.org/
archivio@fondazioneprimoconti.org
ProduttoreIndirizzo: Villa le Coste. Via G. Dupré 18
CAP: 50014
Comune: Fiesole
Provincia: FI
Regione: TOSCANA
Telefono: 055 597095
https://www.fondazioneprimoconti.org/
archivio@fondazioneprimoconti.org
Conti Primo
Estremi cronologici: Firenze, 1900 - 1988
Cenni biografici: Primo Conti nasce a Firenze il 16 ottobre del 1900. A undici anni dipinge il suo primo quadro, un autoritratto su cartoncino, al 1913, in occasione della mostra futurista organizzata da “Lacerba”, risalgono i suoi primi contatti con Soffici, Marinetti, Palazzeschi e Papini. Quest’ultimo gli regala una cartolina con dedica: “Al più giovane e intelligente visitatore dell’Esposizione futurista”, costituisce poi con Baldessari, Ginna, Lega, Venna, Neri e Vieri Nannetti, Spina e Rosai, il gruppo futurista fiorentino. Nel 1930 sposa Munda Cripps, dalla quale avrà presto due figlie. Nel 1941 è titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Espone con De Chirico alla Galleria Firenze e in occasione della “Rassegna di cinquant’anni di pittura italiana” alla Galleria Barbaroux di Venezia (1949). Nel 1962 a Palazzo Strozzi viene organizzata una mostra per celebrare i cinquant’anni della sua pittura e nel 1980 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti gli viene dedicata un’imponente rassegna. Nello stesso anno nasce la Fondazione che porta il suo nome, vede la luce il libro Vecchia bicicletta nuova e nel 1983 La gola del merlo, la sua autobiografia sotto forma di intervista rilasciata a Gabriel Cacho Millet. Muore a Fiesole il 12 novembre 1988.
La musica ritorna spesso nella vita privata e artistica dell'artista: da sempre appassionato e frequentatore di teatri e concerti (complice l'abitazione a pochi passi dal Teatro Comunale), Primo Conti a tredici compone una Romanza per violino e pianoforte; nel 1916 l’editore Forlivesi pubblica l’opera musicale di Mario Castelnuovo Tedesco Questo fu il carro della morte, con disegni ed illustrazioni di Primo Conti che si integrano visivamente con la musica. La musica era presente nella vita quotidiana familiare, tanto che le figlie dell'artista studiano musica (pianoforte e violino) e la famiglia riceve spesso in dono spartiti e composizioni dagli amici musicisti. Dal 1935 al 1939 Conti collabora in modo continuativo con il Maggio Musicale Fiorentino creando scenografie, bozzetti e costumi per varie opere tra cui Otello, Parsifal, Un ballo in maschera. Nel 1961 esegue scene e costumi per La Finta Semplice di Mozart per il Teatro di Corte di Napoli; nel 1963 crea le scene e i costumi di Goyescas di A. Granados per il Teatro Comunale di Firenze e nel 1966 per Pelléas et Mélisande di C. Debussy per il Maggio Musicale Fiorentino.
Note e bibliografia:
Cenni biografici: Primo Conti nasce a Firenze il 16 ottobre del 1900. A undici anni dipinge il suo primo quadro, un autoritratto su cartoncino, al 1913, in occasione della mostra futurista organizzata da “Lacerba”, risalgono i suoi primi contatti con Soffici, Marinetti, Palazzeschi e Papini. Quest’ultimo gli regala una cartolina con dedica: “Al più giovane e intelligente visitatore dell’Esposizione futurista”, costituisce poi con Baldessari, Ginna, Lega, Venna, Neri e Vieri Nannetti, Spina e Rosai, il gruppo futurista fiorentino. Nel 1930 sposa Munda Cripps, dalla quale avrà presto due figlie. Nel 1941 è titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Espone con De Chirico alla Galleria Firenze e in occasione della “Rassegna di cinquant’anni di pittura italiana” alla Galleria Barbaroux di Venezia (1949). Nel 1962 a Palazzo Strozzi viene organizzata una mostra per celebrare i cinquant’anni della sua pittura e nel 1980 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti gli viene dedicata un’imponente rassegna. Nello stesso anno nasce la Fondazione che porta il suo nome, vede la luce il libro Vecchia bicicletta nuova e nel 1983 La gola del merlo, la sua autobiografia sotto forma di intervista rilasciata a Gabriel Cacho Millet. Muore a Fiesole il 12 novembre 1988.
La musica ritorna spesso nella vita privata e artistica dell'artista: da sempre appassionato e frequentatore di teatri e concerti (complice l'abitazione a pochi passi dal Teatro Comunale), Primo Conti a tredici compone una Romanza per violino e pianoforte; nel 1916 l’editore Forlivesi pubblica l’opera musicale di Mario Castelnuovo Tedesco Questo fu il carro della morte, con disegni ed illustrazioni di Primo Conti che si integrano visivamente con la musica. La musica era presente nella vita quotidiana familiare, tanto che le figlie dell'artista studiano musica (pianoforte e violino) e la famiglia riceve spesso in dono spartiti e composizioni dagli amici musicisti. Dal 1935 al 1939 Conti collabora in modo continuativo con il Maggio Musicale Fiorentino creando scenografie, bozzetti e costumi per varie opere tra cui Otello, Parsifal, Un ballo in maschera. Nel 1961 esegue scene e costumi per La Finta Semplice di Mozart per il Teatro di Corte di Napoli; nel 1963 crea le scene e i costumi di Goyescas di A. Granados per il Teatro Comunale di Firenze e nel 1966 per Pelléas et Mélisande di C. Debussy per il Maggio Musicale Fiorentino.
Note e bibliografia:
- Sul sito della Fondazione si può leggere la biografia completa.
- Visualità del "Maggio" : bozzetti, figurini e spettacoli 1933-1979: Firenze, Forte di Belvedere, 2 maggio-7 ottobre 1979 / [catalogo a cura di Raffaele Monti ; schede redazionali Moreno Bucci, Raffaele Monti ; schede speciali Luciano Alberti]. Roma : De Luca, 1979.
- Pittori per la musica. Primo Conti (1935-1939) Mostra al Museo Novecento di Firenze (18 aprile al 19 luglio 2015).
Metodo di acquisizione
Dono|Deposito|Nativo
Storia del fondo
Il materiale bibliografico musicale posseduto dalla Fondazione Primo Conti, voluta e fondata dallo stesso artista nel 1984, è conservato principalmente nell'archivio e nella biblioteca personale di Conti, al quale se n'è aggiunto nel corso del tempo altra documentazione attraverso nuove accessioni, doni e depositi. Il posseduto musicale, quindi, non va a costituire un unico fondo, ma è trasversalmente presente all'interno del patrimonio della Fondazione, che conserva, oltre alle opere e le carte di Primo Conti, archivi e fondi librari di esponenti dell'arte del primo Novecento, con un particolare interesse verso il futurismo e gli artisti coevi all'artista fiorentino.
Alimentazione del fondo
Aperto
Indicizzazione del fondo
Solo una parte della musica notata presente alla Fondazione è catalogata nell’opac SDIAF (ultima visita: 10 ott. 2021); al fianco di questo strumento di ricerca, esistono inventari e liste di consistenza dei singoli fondi personali che insieme alla documentazione archivistica potrebbero contenere anche materiale musicale. Per una cronologia di acquisizione e relativi strumenti di ricerca vedere qui (ultima visita: 10 ott. 2021).
Alcuni manoscritti musicali sono rintracciabili negli archivi personali attraverso gli Inventari dei fondi archivistici, utilizzando la parola chiave "musica" e verificando le strutture delle serie.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Per le modalità d'accesso vedi qui (ultimo accesso: 20 ott. 2021).
Tipologia
Il patrimonio musicale della Fondazione Primo Conti, al momento del censimento, è costituito da circa una sessantina di musiche a stampa, oltre settanta fra libretti per musica e programmi di sala e una decina di monografie a soggetto musicale.
Nella maggior parte di casi si tratta di materiale integrato all'interno dell'archivio personale di Primo Conti, come le musiche (circa 25) di autori a lui contemporanei, come Ildebrando Pizzetti, Giannotto Bastianelli, Virgilio Mortari, Vito Frazzi. Di Mario Castelnuovo Tedesco, ad esempio, troviamo una consistente raccolta di partiture a stampa (es. Cinque poesie romanesche, Evangelion) probabilmente originata dall'amicizia tra i due artisti (di Conti si conserva uno studio per l'illustrazione di un frontespizio musicale di Castelnuovo Tedesco) e con l'editore Bellenghi, fondatore della casa Forlivesi. Si cita anche una composizione dello stesso Conti (firmata con il secondo nome Umberto) scritta a 13 anni, probabilmente unica all'interno della sua produzione artistica, la Romanza per violino e pianoforte. Se ne conserva sia l'autografo che una copia dell'edizione (Forlivesi, 1915). Gli editori delle musiche sono quasi tutti attivi in Toscana agli inizi del secolo scorso, come Forlivesi, Lucca, Mignani, etc.
Abbiamo poi 24 titoli provenienti dall'ambito familiare, in particolare dal percorso giovanile di studi musicali, probabilmente pianoforte e violino, delle figlie Maria Novella e Mariagloria Conti. Ritroviamo edizioni didattiche, che vanno dai Solfeggi parlati e cantati di Pozzoli (Ricordi) ai Urstudien für Violine di Carl Flesch (Ries & Erler), o la fantasia di De Beriot per violino e pianoforte (Ricordi). Un piccolo nucleo musicale è riconducibile al repertorio sacro, probabile frutto di una donazione alla famiglia poco documentata. Contiene composizioni vocali di religiosi, anch'esse di editori locali, come le 10 laudi alla Madonna di P. Odorico Caramelli (Maurri, 1950) o la Raccolta di melodie sacre di P. Nazzareno Capoccetti (Mignani, 1939).
Sempre appartenenti all'archivio Primo Conti, ma direttamente legate alla sua attività professionale, sono invece le partiture e i libretti "studiati" per i lavori scenografici, come per La finta semplice di Wolfgang Amadeus Mozart (Ricordi), testimonianza diretta del lavoro sulle scene e sui costumi per una rappresentazione allestita al Teatro di Corte di Napoli nel 1961. La presenza cospicua di libretti d'opera e di programmi di sala deriva dalla frequentazione di Primo Conti alla vita culturale e teatrale fiorentina (Maggio Musicale Fiorentino, Teatro della Pergola, etc.), fin dalla giovane età. Si ritrovano quindi i libretti delle opere di Verdi, Puccini, Mascagni e Giordano, per citarne solo alcuni, per lo più nelle edizioni novecentesche di Sonzogno e Ricordi.
All'interno della vasta biblioteca d'arte personale, citiamo tre monografie legate al Maggio musicale fiorentino, realtà molto vicina, artisticamente oltre che geograficamente, a Primo Conti: Visualità del ‘Maggio’ a cura di Raffaele Monti (De Luca, 1979), Il Maggio musicale fiorentino di Leonardo Pinzauti (Vallecchi, 1967), Pittori e scultori in scena in Il Maggio musicale fiorentino a cura di Raffaele Monti (De Luca, 1986). Non si esclude che ad una più attenta analisi, possano emergere altri titoli legati al sapere musicale.
Molti dei numerosi archivi custoditi alla Fondazione Conti, sono presenti di personalità artistiche in particolare di rappresentanti del movimento futurista, come Francesco Balilla Pratella, Francesco Cangiullo e Spartaco Copertini: in questi casi è possibile ritrovare sporadiche presenze di musica notata, in particolare a stampa per Copertini (Tre Pezzi per pianoforte 1910-1912 di Spartaco Copertini (Maurri, 1979), Poemetto n. 5 op. 19 per violino e pianoforte di Spartaco Copertini (Maurri, 1979) e nel fondo Cangiullo, con i seguenti titoli:
per la musica a stampa, segnaliamo:
- Poesia pentagrammata di Francesco Cangiullo (Casella, 1923)
- Tre liriche per voce di Soprano e Pianoforte di Antonio Cece (Forlivesi)
- I 'sta canzona nun 'a saccio fà, musica di Nino Piccinelli , versi di Cangiullo (De Santis)
Nello stesso fondo, tra la musica manoscritta, troviamo:
- Atto II° dell'operetta Centomestieri, libretto di Francesco Oranges, musica di Cangiullo
- Dà-drè-brè da In Oriente operetta in 3 atti di Cangiullo
Si segnala anche la presenza di partiture nel Fondo Librario della Regione Toscana depositato alla Fondazione Conti del cantautore Rodolfo De Angelis (Napoli, 1893 – Milano, 1965) in edizioni varie italiane (Edizioni Musicali "Dea", Casa Editrice Musicale C.A. bIXIO, Casa Musicale Napoletana) risalenti agli anni '30 del Novecento.
Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Libretti per musica
Musica a stampa moderna (post 1830)
Monografie a soggetto musicale
Consistenza materiale secondaria
Documentazione archivistica
Programmi di sala e manifesti: Programmi di sala e cartoline
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
La musica a stampa si presenta sotto forma di partiture (alcune possono essere in fotocopia) e metodi.




Identificazione
Alcune delle musiche presentano la firma autografa di Maria Novella o di Mariagloria, figlie di Primo Conti.

Esemplari con dedica
Sulle copertine di alcune musiche sono presenti dediche manoscritte autografe di autori o donatori: i dedicatari sono Primo Conti o le sue figlie. Numerose dediche sono anche presenti nel Fondo Francesco Cangiullo.



Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il materiale musicale è conservato nell'archivio, mentre le monografie all'interno della biblioteca presente nella sala di lettura.
Data ultima modifica
29.11.2021
Fonte compilazione
sopralluogo ottobre 2021
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