Fondo della Cappella musicale del Duomo di Pescia
Conservatore
Biblioteca capitolare di Pescia
Capitolo della Cattedrale di Pescia
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
Non si hanno molte notizie sulla Cappella musicale del Duomo di Pescia sebbene abbia avuto una lunga e importante tradizione musicale. Documentazione d’archivio si trova presso l’Archivio Capitolare di Pescia (delibere capitolari, 1844-1860, n. 32 ex28, p. 130 e lettere del maestro di cappella) con testimonianze a partire dal 1852.
Molti musicisti famosi del XVIII e XIX secolo si formarono e lavorarono a Pescia in qualità di organisti o maestri di cappella al Duomo, come Andrea Bernardini (1824-1900; nominato organista nel duomo di Pescia, il Bernardini divenne in seguito maestro di cappella, sostituendo o alternandosi col Naldi. Sempre a Pescia, fu poi chiamato alla direzione della banda civica), Pietro Vallini (Pescia 1857-Milano 1932; esordì con Il Voto nel 1894. Il padre Sante, organista, era stato allievo di Michele Puccini e un Vallini è stato anche l'ultimo maestro del Duomo, Santi, che si ritirò agli inizio del Novecento. Una parte del fondo musicale di Vallini è stato donato dagli eredi al Convento di Colleviti), Gialdino Gialdini (1842-1919; allievo per nove anni di Pietro Vallini) e nel passato più recente Dino Menichetti (Lamporecchio, Pistoia 11 ottobre 1918; dal 1945 al 1951 è stato maestro di cappella nella cattedrale di Pescia; dal 1951 al 1954 alla SS. Annunziata di Firenze) di cui si conserva la biblioteca.
Presso l’Archivio Capitolare si conservano le musiche composte, trascritte ed eseguite durante la liturgia dalla Cappella del Duomo.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Lista dattiloscritta redatta da Gabriele Micheli, presumibilmente negli anni Novanta del secolo scorso.
Accessibilità del fondo
Consultabile con riserva
Tipologia
Il fondo musicale contiene circa 230 titoli, in prevalenza musica manoscritta di genere sacro per coro e orchestra del XVIII e XIX secolo; sono presenti inoltre una quindicina di libri liturgico-musicali moderni, a stampa e manoscritti. Gli autori più ricorrenti sono Giovanni Cheli, Vallini (Pietro e Santi) e Giuseppe Naldi, tutti organisti e maestri di cappella a Pescia. Da notare, tra le musiche più antiche, una Lamentazione di Giovan Gualberto Brunetti del 1779.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Musica a stampa moderna (post 1830)
Consistenza materiale secondaria
Documentazione archivistica
Datazione del materiale
1801-1900
1901-2000
Caratteristiche fisiche
I manoscritti musicali, in prevalenza in fascicoli non rilegati, sono raccolti in 17 faldoni mentre le partiture sono rilegate in cartone.
Stato di conservazione
Mediocre
Ambiente di conservazione
Archivio capitolare, sala ultima. Il fondo musicale è posizionato in scaffalatura aperte in metallo.
Data ultima modifica
15.04.2020
Fonte compilazione
Stefania Gitto
Biblioteca capitolare di Pescia
Codice ICCU: IT-PT0016
Codice RISM: I-PEAc
Indirizzo: via della Cattedrale, 1
CAP: 51017
Comune: Pescia
Provincia: PT
Regione: TOSCANA
Telefono: 0572476224
ProduttoreCodice RISM: I-PEAc
Indirizzo: via della Cattedrale, 1
CAP: 51017
Comune: Pescia
Provincia: PT
Regione: TOSCANA
Telefono: 0572476224
Capitolo della Cattedrale di Pescia
Cenni biografici: Già nell'XI secolo, probabilmente presso la pieve di Santa Maria di Pescia, esistevano dei canonici riuniti in capitolo. La vera strutturazione del Capitolo si ebbe quando papa Leone X, nel 1519, esentò alcune pievanie delle Valdinievole e della Valleriana dalla giurisdizione del vescovo di Lucca, sottoponendole a quella del Capitolo dei canonici della pieve di Santa Maria, elevata a Collegiata Insigne e prepositura nullius diocesis. I canonici erano undici e sette furono le Dignità; al pievano fu conferita quella di Proposto. Il Capitolo era responsabile dell'amministrazione della chiesa e della gestione delle parrocchie, per mezzo di quattro cappellani. Il camerario aveva il compito di gestire i beni della massa capitolare, al camerlengo spettò poi di distribuire le rendite sotto forma di prebende e di distribuzioni corali. Questo governo ecclesiastico continuò fino al 17 Marzo 1727, quando papa Benedetto XIII costituì la Diocesi di Pescia trasformando l'antico Capitolo nullius in vero e proprio Capitolo cattedrale.
Vedi anche:
Capitolo della Cattedrale di Pescia. Redazione 2013. (SIUSA). Ultima visita: 4 set. 2015
Note e bibliografia: Gli archivi storici ecclesiastici delle diocesi di Pistoia e Pescia: censimento / Rita Laura Aiazzi, Lucia Cecchi, Nadia Pardini. Pisa: Pacini, 2000, p. 227-229
Vedi anche:
Capitolo della Cattedrale di Pescia. Redazione 2013. (SIUSA). Ultima visita: 4 set. 2015
Note e bibliografia: Gli archivi storici ecclesiastici delle diocesi di Pistoia e Pescia: censimento / Rita Laura Aiazzi, Lucia Cecchi, Nadia Pardini. Pisa: Pacini, 2000, p. 227-229
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
Non si hanno molte notizie sulla Cappella musicale del Duomo di Pescia sebbene abbia avuto una lunga e importante tradizione musicale. Documentazione d’archivio si trova presso l’Archivio Capitolare di Pescia (delibere capitolari, 1844-1860, n. 32 ex28, p. 130 e lettere del maestro di cappella) con testimonianze a partire dal 1852.
Molti musicisti famosi del XVIII e XIX secolo si formarono e lavorarono a Pescia in qualità di organisti o maestri di cappella al Duomo, come Andrea Bernardini (1824-1900; nominato organista nel duomo di Pescia, il Bernardini divenne in seguito maestro di cappella, sostituendo o alternandosi col Naldi. Sempre a Pescia, fu poi chiamato alla direzione della banda civica), Pietro Vallini (Pescia 1857-Milano 1932; esordì con Il Voto nel 1894. Il padre Sante, organista, era stato allievo di Michele Puccini e un Vallini è stato anche l'ultimo maestro del Duomo, Santi, che si ritirò agli inizio del Novecento. Una parte del fondo musicale di Vallini è stato donato dagli eredi al Convento di Colleviti), Gialdino Gialdini (1842-1919; allievo per nove anni di Pietro Vallini) e nel passato più recente Dino Menichetti (Lamporecchio, Pistoia 11 ottobre 1918; dal 1945 al 1951 è stato maestro di cappella nella cattedrale di Pescia; dal 1951 al 1954 alla SS. Annunziata di Firenze) di cui si conserva la biblioteca.
Presso l’Archivio Capitolare si conservano le musiche composte, trascritte ed eseguite durante la liturgia dalla Cappella del Duomo.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Lista dattiloscritta redatta da Gabriele Micheli, presumibilmente negli anni Novanta del secolo scorso.
Accessibilità del fondo
Consultabile con riserva
Tipologia
Il fondo musicale contiene circa 230 titoli, in prevalenza musica manoscritta di genere sacro per coro e orchestra del XVIII e XIX secolo; sono presenti inoltre una quindicina di libri liturgico-musicali moderni, a stampa e manoscritti. Gli autori più ricorrenti sono Giovanni Cheli, Vallini (Pietro e Santi) e Giuseppe Naldi, tutti organisti e maestri di cappella a Pescia. Da notare, tra le musiche più antiche, una Lamentazione di Giovan Gualberto Brunetti del 1779.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Musica a stampa moderna (post 1830)
Consistenza materiale secondaria
Documentazione archivistica
Datazione del materiale
1801-1900
1901-2000
Caratteristiche fisiche
I manoscritti musicali, in prevalenza in fascicoli non rilegati, sono raccolti in 17 faldoni mentre le partiture sono rilegate in cartone.
Stato di conservazione
Mediocre
Ambiente di conservazione
Archivio capitolare, sala ultima. Il fondo musicale è posizionato in scaffalatura aperte in metallo.
Data ultima modifica
15.04.2020
Fonte compilazione
Stefania Gitto
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