Fondo Licinio Francardi
Conservatore
Accademia musicale Città di Pitigliano
Francardi Licinio
Anno di acquisizione
1999
Metodo di acquisizione
Dono
Storia del fondo
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Lista di consistenza del fondo Licinio Francardi
Accessibilità del fondo
Temporaneamente non consultabile
Tipologia
Il fondo conserva il materiale musicale e documentario di Licinio Francardi raccolto nel corso della sua attività di tenore e insegnante. Esso consiste in:
Genere
Vocale operistica/profana
Consistenza materiale principale
Musica a stampa moderna (post 1830): 655
Monografie a soggetto musicale: 16
Consistenza materiale secondaria
Documentazione archivistica
Periodici: 10 pezzi
Registrazione audio: più di 650
Programmi di sala e manifesti
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Fascicoli, raccoglitori per dischi, faldoni.
Esemplari con dedica
Alcuni spartiti recano la dedica dell'autore a Licinio Francardi.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato su scaffalatura aperta in una delle aule dell’Accademia musicale.
Eventi di valorizzazione
Il 13 novembre 2011 presso il Teatro Salvini di Pitigliano si è tenuto un audioconcerto con riproduzione del recital lirico di Licinio Francardi tenutosi all' Aoyama Tower Hall di Tokyo nel 1978.
Data ultima modifica
14.02.2021
Fonte compilazione
Elisabetta Peri, Biblioteca Comunale Zuccarelli. 27.01.2021
Accademia musicale Città di Pitigliano
Indirizzo: Via Madonna del Fiore, 379
CAP: 58017
Comune: Pitigliano
Provincia: GR
Regione: TOSCANA
https://www.facebook.com/AccademiaMusicaleCittaDiPitigliano
valerio.lp@alice.it
ProduttoreCAP: 58017
Comune: Pitigliano
Provincia: GR
Regione: TOSCANA
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valerio.lp@alice.it
Francardi Licinio
Estremi cronologici: 13 dicembre 1920 - 31 marzo 1994
Cenni biografici: Licinio Francardi nasce a Pitigliano (GR) il 13 dicembre 1920, terzo di quattro figli, in una famiglia di semplici condizioni che vive soprattutto dell’attività di barbiere del babbo grande appassionato di musica, in particolare lirica. Muove i suoi primi passi musicali all'interno della banda cittadina come suonatore di ottavino.
Trasferitosi a Roma a seguito della famiglia nel 1939 intraprende gli studi di canto alla scuola di Manfredo Polverosi, eccellente tenore e, all’epoca, direttore della Scuola Sperimentale di Canto e danza del Teatro dell’Opera di Roma; continuò gli studi con il celebre Beniamino Gigli che, entusiasta delle sue qualità vocali, ne diverrà il protettore e l’amico. Dopo il debutto in campo operistico come Elvino nella Sonnambula di Vincenzo Bellini presso il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, nel 1950 vince il Concorso Internazionale di Canto di Spoleto.
Altre rappresentazioni operistiche di quegli anni lo vedono ancora impegnato nei ruoli principali di Sonnambula e I Puritani presso i maggiori teatri romani: Teatro dell’Opera, Teatro Argentina, Teatro Costanzi, condividendo la scena con cantanti di prim’ordine quali il basso Boris Christoff e il soprano Margherita Carosio sotto la direzione dei maestri Vincenzo Bellezza e Gianandrea Gavazzeni. Nel suo repertorio lirico figurano anche La Favorita di Gaetano Donizetti, Werther di Jules Massenet, Manon Lescaut, Boheme e Tosca di Giacomo Puccini, Il Signor Bruschino di Gioacchino Rossini.
Nel 1953, ancora su segnalazione di Beniamino Gigli, viene scritturato dalla nota casa discografica C.E.T.R.A. (Compagnia Edizioni Teatro Registrazioni e Affini) per l’incisione di alcuni dischi di arie operistiche con l’ Orchestra Lirica “Cetra” diretta da Arturo Basile. Sempre nel 1953 si unisce in matrimonio con la pianista Virginia Valigi, con la quale condividerà artisticamente buona parte delle successive esperienze di insegnamento musicale.
Allo stesso periodo e fino al 1957, appartengono anche, con ruoli comprimari, varie partecipazioni alle stagioni liriche radiofoniche della RAI (Monte Ivnor di Lodovico Rocca, Morte dell’Aria di Goffredo Petrassi, Louise di Gustave Charpentier, Antigone di Lino Liviabella, Da una casa di Morti di Leoš Janácek). A partire dagli anni 60’ decide di dedicarsi quasi completamente all’insegnamento.
Nel settembre 1975 è invitato quale insegnante ospite al Tokyo College of Music e al Showa College of Music di Tokyo; si recherà in Giappone fino al 1978 distribuendo la sua presenza in vari periodi dell’anno per insegnare e tenere concerti solistici, anche insieme ai suoi allievi, in prestigiosi teatri e varie città giapponesi (ad es. Tokyo, Hyogo, Kumamoto, Sakata).
A Roma il 1° ottobre 1988 riceve, insieme ad altri grandi nomi della lirica italiana, il premio indetto dall’OIPEC (Organizzazione Internazionale Programmazioni Economiche e Culturali) - “Targa d’Oro – Omaggio a Beniamino Gigli” presso la Sala Borromini e il 21 Gennaio 1989 il premio "Tito Schipa” (OIPEC) presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.
Muore improvvisamente a Roma il 31 marzo 1994 ancora completamente immerso nella sua intensa attività d’insegnante.
Cenni biografici: Licinio Francardi nasce a Pitigliano (GR) il 13 dicembre 1920, terzo di quattro figli, in una famiglia di semplici condizioni che vive soprattutto dell’attività di barbiere del babbo grande appassionato di musica, in particolare lirica. Muove i suoi primi passi musicali all'interno della banda cittadina come suonatore di ottavino.
Trasferitosi a Roma a seguito della famiglia nel 1939 intraprende gli studi di canto alla scuola di Manfredo Polverosi, eccellente tenore e, all’epoca, direttore della Scuola Sperimentale di Canto e danza del Teatro dell’Opera di Roma; continuò gli studi con il celebre Beniamino Gigli che, entusiasta delle sue qualità vocali, ne diverrà il protettore e l’amico. Dopo il debutto in campo operistico come Elvino nella Sonnambula di Vincenzo Bellini presso il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, nel 1950 vince il Concorso Internazionale di Canto di Spoleto.
Altre rappresentazioni operistiche di quegli anni lo vedono ancora impegnato nei ruoli principali di Sonnambula e I Puritani presso i maggiori teatri romani: Teatro dell’Opera, Teatro Argentina, Teatro Costanzi, condividendo la scena con cantanti di prim’ordine quali il basso Boris Christoff e il soprano Margherita Carosio sotto la direzione dei maestri Vincenzo Bellezza e Gianandrea Gavazzeni. Nel suo repertorio lirico figurano anche La Favorita di Gaetano Donizetti, Werther di Jules Massenet, Manon Lescaut, Boheme e Tosca di Giacomo Puccini, Il Signor Bruschino di Gioacchino Rossini.
Nel 1953, ancora su segnalazione di Beniamino Gigli, viene scritturato dalla nota casa discografica C.E.T.R.A. (Compagnia Edizioni Teatro Registrazioni e Affini) per l’incisione di alcuni dischi di arie operistiche con l’ Orchestra Lirica “Cetra” diretta da Arturo Basile. Sempre nel 1953 si unisce in matrimonio con la pianista Virginia Valigi, con la quale condividerà artisticamente buona parte delle successive esperienze di insegnamento musicale.
Allo stesso periodo e fino al 1957, appartengono anche, con ruoli comprimari, varie partecipazioni alle stagioni liriche radiofoniche della RAI (Monte Ivnor di Lodovico Rocca, Morte dell’Aria di Goffredo Petrassi, Louise di Gustave Charpentier, Antigone di Lino Liviabella, Da una casa di Morti di Leoš Janácek). A partire dagli anni 60’ decide di dedicarsi quasi completamente all’insegnamento.
Nel settembre 1975 è invitato quale insegnante ospite al Tokyo College of Music e al Showa College of Music di Tokyo; si recherà in Giappone fino al 1978 distribuendo la sua presenza in vari periodi dell’anno per insegnare e tenere concerti solistici, anche insieme ai suoi allievi, in prestigiosi teatri e varie città giapponesi (ad es. Tokyo, Hyogo, Kumamoto, Sakata).
A Roma il 1° ottobre 1988 riceve, insieme ad altri grandi nomi della lirica italiana, il premio indetto dall’OIPEC (Organizzazione Internazionale Programmazioni Economiche e Culturali) - “Targa d’Oro – Omaggio a Beniamino Gigli” presso la Sala Borromini e il 21 Gennaio 1989 il premio "Tito Schipa” (OIPEC) presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.
Muore improvvisamente a Roma il 31 marzo 1994 ancora completamente immerso nella sua intensa attività d’insegnante.
Anno di acquisizione
1999
Metodo di acquisizione
Dono
Storia del fondo
Il fondo è composto dall'intero materiale documentario e musicale relativo all’attività professionale del tenore Licinio Francardi, donato al Comune di Pitigliano dagli eredi dando seguito al desiderio dell’artista. Il fondo è collocato presso la sede dell’Accademia musicale “Città di Pitigliano”.
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
È presente una lista di consistenza dattiloscritta consultabile in sede.
Lista di consistenza del fondo Licinio Francardi
Accessibilità del fondo
Temporaneamente non consultabile
Tipologia
Il fondo conserva il materiale musicale e documentario di Licinio Francardi raccolto nel corso della sua attività di tenore e insegnante. Esso consiste in:
- 655 spartiti per canto e pianoforte in edizioni moderne: molte opere complete (ad es. Werther di Jules Massenet, Nerone di Arrigo Boito, Fedora di Umberto Giordano), raccolte di canzoni popolari provenienti da tutto il mondo (ad es. giapponesi, finlandesi, napoletane), raccolte di arie d'opera e di romanze per tenore; manuali e metodi di canto.
- 16 titoli di monografie a carattere musicale, in particolare di storia della musica o su strumenti musicali.
- 10 copie di riviste a carattere musicale, anche straniere, come la finlandese Hulisti o Temperfen Oopera.
- Registrazioni audio in vari formati: 176 audiocassette, molte delle quali contenenti registrazioni amatoriali dello stesso Licinio Francardi; 6 bobine con registrazioni di Francardi e dei suoi allievi; una vasta raccolta di 33 giri (circa 500) di opere liriche, molte delle quali incise da Beniamino Gigli, e di musica strumentale che copre gran parte della storia della musica occidentale.
- Materiale documentario, che raccoglie lettere (di particolare interesse quelle inviategli da Beniamino Gigli), programmi di concerti, fotografie, articoli di giornali, attestati dei premi vinti, un quaderno di testi da cantare in giapponese con traduzione autografa di Francardi.
Genere
Vocale operistica/profana
Consistenza materiale principale
Musica a stampa moderna (post 1830): 655
Monografie a soggetto musicale: 16
Consistenza materiale secondaria
Documentazione archivistica
Periodici: 10 pezzi
Registrazione audio: più di 650
Programmi di sala e manifesti
Datazione del materiale
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Fascicoli, raccoglitori per dischi, faldoni.
Esemplari con dedica
Alcuni spartiti recano la dedica dell'autore a Licinio Francardi.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato su scaffalatura aperta in una delle aule dell’Accademia musicale.
Eventi di valorizzazione
Il 13 novembre 2011 presso il Teatro Salvini di Pitigliano si è tenuto un audioconcerto con riproduzione del recital lirico di Licinio Francardi tenutosi all' Aoyama Tower Hall di Tokyo nel 1978.
Data ultima modifica
14.02.2021
Fonte compilazione
Elisabetta Peri, Biblioteca Comunale Zuccarelli. 27.01.2021
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