Database dei fondi musicali toscani

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Fondo Accademia

Conservatore
Biblioteca del Conservatorio di musica Luigi CherubiniBiblioteca del Conservatorio di musica Luigi Cherubini

Codice ICCU: FI0035
Indirizzo: Piazza delle Belle Arti
CAP: 50122
Comune: Firenze
Provincia: FI
Telefono: 055 292180/210502
http://www.conservatorio.firenze.it/index.php?id=24
biblioteca@consfi.it


Produttore
Classi di musica e declamazione dell'Accademia di Belle Arti Classi di musica e declamazione dell'Accademia di Belle Arti
Estremi cronologici: 1811 - 1850 ca
Cenni biografici: L'Accademia di Belle Arti nasce su iniziativa lorenese nel 1784 e a partire dal 1810 si istituiscono le Classi di Musica e Declamazione.  Già nel 1849 l'insegnamento della musica venne scorporato in un Istituto musicale (diretto da Giovanni Pacini), quindi, dopo l'Unità, nel 1862, figure come Abramo Basevi e Girolamo Alessandro Biaggi ridefinirono la didattica musicale nazionale fondando il Regio Istituto d'Istruzione Musicale, il cui primo direttore fu Luigi Ferdinando Casamorata. Presso l'archivio dell'Accademia di Belle Arti si trovano notizie storiche sull'attività didattica della Classe di Musica e della nascita della biblioteca musicale - poi Fondo Accademia - come corredo allo studio.


Metodo di acquisizione
Altre modalita

Nota dell'acquisizione
Il fondo musicale denominato Accademia viene trasferito nella neonata biblioteca del Regio Istituto Musicale di Firenze intorno agli anni '70 dell'Ottocento dall'Accademia di Belle Arti, dove era nato in seno alla fondazione della II Classe di Musica e Declamazione.

Storia del fondo
Il fondo Accademia nasce in conseguenza delle riforme napoleoniche che portarono, nel 1811, all'apertura della II Classe di Musica e Declamazione all'interno della già esistente Accademia di Belle Arti di Firenze. Il regolamento interno all'Accademia parla di un «Archivio di musica» gestito direttamente dalla Scuola di Composizione e Contrappunto e che si sviluppò parallelamente alla libreria dell'Accademia e alla collezione di opere d'arte, quali strumenti per la formazione dei giovani artisti.

L'archivio musicale segue le vicende della II Classe dell'Accademia che, con l'unità d'Italia divenne Regio Istituto di Musica di Firenze, trasferendosi nell'attuale complesso della Piazzetta di Belle Arti, oggi Conservatorio Luigi Cherubini: si formo quindi tramite acquisti, donazioni di professori, musicisti e accademici,  lasciti sia di illustri famiglie fiorentine, come i Rinuccini, sia di enti musicali cittadini. A partire dagli inizi del Novecento, il fondo Accademia andò identificandosi come il corpus di musiche originarie della biblioteca del Conservatorio, distinguendosi dal Fondo Pitti di provenienza granducale e successivamente dal Fondo Abramo Basevi, collezione personale del compositore e musicologo fiorentino.

Al momento della catalogazione in staderini dell'intera biblioteca (1929), le diverse provenienze e accessioni del fondo Accademia, collocato con segnatura D, non erano più distinguibili dal nucleo originario. Tra le musiche infatti, troviamo manoscritti ed edizioni musicali con timbro dell'Accademia di Belle Arti, ma anche partiture più tarde, raccolte vocali, trattati e metodi didattici di varia appartenenza, senza che sia possibile distinguere con certezza il nucleo originario da altri lasciti o successive donazioni.

Ambito disciplinare
Musica

Alimentazione del fondo
Chiuso

Indicizzazione del fondo
Il materiale del Fondo Accademia è stato totalmente inventariato nei registri della Biblioteca, catalogato in staderini (redatti a partire dal 1929 e consultabili in sede) e censito dall'Ufficio Ricerca sui Fondi Musicali (URFM) di Milano (1965-1998). Nessuna di queste iniziative permette però una ricerca per fondo. Tra l'ottobre 2017 e giugno 2018, l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha promosso un lavoro di catalogazione sul Servizio Bibliotecario Nazionale nell'ambito del progetto Migliaia di musiche, durante il quale sono stati catalogati in SBN quasi 1400 record (alcuni anche rintracciabili per segnatura, permettendo l'identificazione per fondo), arrivando a trattare circa un terzo del Fondo, in particolare identificando la sezione operistica e vocale. Negli anni 2000, il Conservatorio ha promosso una serie di digitalizzazioni delle risorse conservate nei suoi fondi storici, oggi disponibile su Internet Culturale a questo indirizzo (ultima visita: 3 lug. 2020).

Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento

Tipologia
Il fondo Accademia inteso come raccolta di musiche proveniente della Classe di Musica e Declamazione dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, in mancanza di studi specifici e dedicati, può essere identificato con il materiale collocato in D.I e D.II per un complessivo di oltre duemila titoli; i quasi mille titoli del D.III non presentano, ad una prima ricognizione, elementi di identificazione e non sembrano avere un ordinamento strutturato ma rispecchiano piuttosto l'accumularsi di risorse acquisite nel corso del Novecento; la sezione D.IV invece è il Dono Casamorata.

Nelle sezioni D.I e D.II si possono individuare due nuclei, anche se il confine bibliografico è piuttosto labile: le musiche chiaramente provenienti dall'Accademia di Belle Arti - raccolte già a partire dal 1811 e riportanti il timbro dell'istituzione - e  le successive accessioni del Regio Istituto di Musica. Al primo nucleo storico appartengono musiche autografe dei professori accademici e dei compositori vincitori dei premi istituiti dall'Accademia nella prima parte dell'Ottocento, tra i quali Disma Ugolini, Salvatore Pinti, Gaetano Sborgi, Michele Neri Bondi e Gherardo Gherardi; alcune copie manoscritte vergate dalla copisteria della Classe di Composizione dell'Accademia (sita in Via San Gallo) con arie di Asioli e Paër; copie manoscritte di cantate di Leonardo Leo, Haydn, Händel, e di canzoni di Clari, Steffani, Asioli, Carapella, o anche canoni di Padre Martini; una notevole collezione manoscritta appartenuta al tenore Francesco Werner, con lavori di Porpora, Pergolesi e Leo, forse donata da un insegnante.  Sono presenti numerosi spartiti di arie d'opera ottocentesche in edizioni Ricordi e Lucca, Girard di Napoli, de Rossi di Roma, Euterpe Ticinese di Chiasso, Artaria di Vienna, per citare i più frequenti.

Accanto a questo patrimonio bibliografico, con la crescente importanza del Regio Istituto di Musica, si aggiunse molta altra musica sia di interesse didattico che concertistico e operistico, oltre a doni preziosi, come  il volume donato da Luigi Ferdinando Casamorata, primo direttore del Regio Istituto, con l'atto primo del Serraglio di Osmano di Giuseppe Gazzaniga (Pergola, 1785) della copisteria Chiari, e accessioni successive di edizioni oggi rare, come il Guglielmo Tell di Rossini stampato nel 1860 in formato pocket da Giovanni Gualberto Guidi, con una traduzione diversa rispetto a quella censurata, circolante in quegli anni, di Calisto Bassi. È possibile che sia confluito nel Fondo Accademia anche il lascito dell'Accademia degli Immobili costituito dalle partiture delle opere liriche andate in scena al Teatro della Pergola (o in altri teatri fiorentini con cui l'Accademia degli Immobili ebbe a che fare) tra gli anni '50 del XVIII secolo agli anni '80 del XIX. Tra gli autori, il più rappresentato è Gioachino Rossini, seguono Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Saverio Mercadante, Giovanni Simone Mayr, Giovanni Pacini, Giuseppe Verdi, Ferdinando Paër, Giovanni Paisiello, quindi Josef Myslivecek, Eugène de Ligniville, Teodulo Mabellini, Joseph Weigl, Nicola Zingarelli e Francesco Zannetti. Le partiture complete, spesso in più volumi oblunghi, sono state per la maggior parte vergate da copisti professionisti e usate dal maestro al cembalo, facente funzione del direttore dell'orchestra alle rappresentazioni in teatro. Non mancano però numerose copie autografe, per esempio, di Gennaro Astarita, Pietro Auletta (autografi incerti), Francesco Basili, Antonio Brunetti, Luigi Cherubini (incerti), Valentino Fioravanti, Pietro Generali, Pietro Carlo Guglielmi (incerti), Sebastiano Nasolini, Giovanni Paisiello (parziali), Silvestro Palma, Ermanno Picchi, Angelo Tarchi, Luigi Braccini, e Giuseppe Verdi (vedi la copia da lui utilizzata per dirigere il suo Macbeth, la cui prima mondiale fu alla Pergola nel 1847). Un antico esemplare è la partitura del Prologo di Gluck, eseguito alla Pergola nel febbraio 1767 per festeggiare la nascita di Maria Teresa Giuseppa, primogenita del granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena.

Tra gli esemplari di musica a stampa, si segnalano la riduzione per canto e pianoforte di Friedrich Eunicke della Zauberflöte che l'editore Simrock di Bonn stampò in onore di Mozart, da poco deceduto, e l'antologia della nobildonna Elizabeth Popham, che rilegò insieme rare edizioni londinesi dei primi 20 anni dell'Ottocento con lavori vocali di Gluck, Asioli, Cimador e Martin y Soler.

I copisti professionisti coinvolti sono soprattutto i fiorentini (Gaspero Meucci, il suo socio Manzuoli, Giovanni Chiari ecc.) affiancati da editori romani (Cencelli), napoletani (Merola) e un piccolo numero di esemplari provenienti da Venezia, arrivati forse grazie ai collezionisti-dilettanti o ai contatti commerciali fiorentini, come quelli di Giuseppe Lorenzi, editore e bibliotecario dell'Istituto Musicale. Alcune copie di Rossini (per es.  Mosè in Egitto) sembrano descripte direttamente dall'autografo rossiniano.

Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Vocale sacra

Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Musica a stampa antica (1500-1830)
Musica a stampa moderna (post 1830)


Datazione del materiale
1701-1800
1801-1900

Caratteristiche fisiche
Le musiche si presentano sia in partiture manoscritte rilegate con coperte di cartone o pelle decorate, sia in fascicoli cuciti. Le edizioni sono invece nel formato consueto delle stampa ottocentesche.


Identificazione
Dalle vecchie segnature si evince che il Fondo Accademia occupava almeno 5 scaffali della sezione D della primigenia biblioteca del Regio Istituto. Alcune partiture presentano il timbro dell'Accademie di Belle Arti, insieme anche ad altri ex libris, e l'antica etichetta manoscritta con segnatura D, numero romano per lo scaffale e numero arabo del progressivo dei volumi.


Altri fondi nel fondo
All'interno del fondo si contano esemplari provenienti dall'attività musicale e dall'interesse collezionista di nobili fiorentini. In special modo si notano i volumi appartenuti alla famiglia Rinuccini (possesso riconoscibile dall'emblema del corno circondato di alloro, posto sulle costole delle raccolte e dal timbro personale impresso sui frontespizi e sulle guardie): 41 volumi elegantemente rilegati in cuoio contenenti una antologia manoscritta delle arie più famose nel primo trentennio dell'Ottocento e di circa altri 50 volumi di partiture di Paër, Mayr, Pasiello, Rossini e Salieri, nonché le Stagioni di Haydn e una cantata intitolata La gelosia (probabilmente l'unica copia al mondo) del poco conosciuto Girolamo Lorazi (fine del '700). Tra le stampe, si segnala la prima edizione a caratteri musicali mobili di Gottlob Immanuel Breitkopf del 1756 con il Trionfo della fedeltà della principessa Maria Antonia Walpurgis.

Stato di conservazione
Mediocre

Interventi di restauro
L'alluvione di Firenze del 1966 rovinò anche diverse risorse della Biblioteca del Conservatorio. Alcune appartenevano al Fondo Accademia e sono state restaurate negli anni '90.
Nel 2017-18, nell'ambito del progetto Migliaia di musiche dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sono stati restaurati altri volumi sfascicolati o con le costole deturpate.

Ambiente di conservazione
Il Fondo è conservato nel pozzo librario della Biblioteca del Conservatorio Cherubini in scaffali metallici.

Bibliografia

  • Catalogo delle opere musicali, teoriche e pratiche di autori vissuti sino ai primi decenni del XIX secolo, esistenti nelle biblioteche e negli archivi d'Italia: Biblioteca del Conservatorio di musica di Firenze / a cura di R. Gandolfi, C. Cordara, A. Bonaventura. Parma : Fresching, 1929. (Bologna: Forni, 1977).

  • Il conservatorio d'arti e mestieri terza classe dell'Accademia delle belle arti di Firenze (1811-1850) / Anna Gallo Martucci. Firenze : M.C.S., 1988.

  • Florenz-Handschriften / Piero Gargiulo. In Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Allgemeine Enzyklopädie der Musik. Vol III. Kassel : Bärenreiter, 1995. Coll. 532-558.

  • Le serie musicali dell’archivio dell’Accademia degli Immobili, Teatro della Pergola / Antonella Bartoloni. In Drammaturgia (pubblicato il 27 giu. 2011).

    • Testo completo ad accesso libero.



  • Pagina delle digitalizzazioni della Biblioteca del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.



Data ultima modifica
29.07.2021

Fonte compilazione
ricerca online, esperienza catalografica



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