Fondo Sergio Sablich
Conservatore
Biblioteca del Conservatorio di musica Luigi Cherubini
Sablich Sergio
Anno di acquisizione
2006-2007
Metodo di acquisizione
Dono
Storia del fondo
La biblioteca musicale di Sergio Sablich, varia per natura delle risorse e interessi, è stata donata dagli eredi a diverse istituzioni (cfr. sito ufficiale Sergio Sablich): al Conservatorio di Musica fiorentino sono confluite le monografie e i dischi, mentre alla Biblioteca Nazionale Centrale è stata donata la collezione musicale (cfr. Scheda CeDoMus Sablich).
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Le monografie sono catalogate sul polo CFI della Biblioteca Nazionale Centrale fiorentina all'interno del Servizio Bibliotecario Nazionale. L'OPAC della Nazionale permette la localizzazione delle risorse cercando Sablich nel campo "Collocazione (parte di)" e raffinando i risultati selezionando la biblioteca di conservazione. I dischi sono ancora in fase di catalogazione.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il dono Sablich presente al Conservatorio L. Cherubini consta di circa 1000 risorse tra libri e dischi.
La sezione bibliografica comprende monografie di argomento musicale scritte dai più importanti studiosi di tutto il mondo: musicologi e critici italiani sono i più rappresentati (Massimo Mila, Fedele d'Amico, Piero Buscaroli, collega di Sablich al «Giornale della musica», Enrico Fubini, Mario Bortolotto, Luigi Rognoni, Paolo Isotta, Marcello Conati, Guido Salvetti, Francesco Degrada, Eduardo Rescigno, Leonardo Pinzauti, Sergio Martinotti, Mario Fabbri, Claudio Casini). Oltre alle opere di interesse wagneriano - Sablich collezionò praticamente tutta la produzione teorica di Wagner nelle prime traduzioni italiane o in edizioni moderne - si notano le monografie sul Novecento (gli scritti di Schoenberg, Boulez, Bartok, Adorno), numerosi carteggi (di Verdi, Beethoven, Mahler, Strauss), biografie di compositori, opere teorico-didattiche (storie della musica, manuali di analisi, studi su repertori particolari dalla musica antica all'avanguardia), libretti (quasi esclusivamente di opere straussiane), riviste (es. «Studi verdiani», «Musica/realtà», «The Musical Quarterly», «Österreichische Musikzeitschrift»).
Completano il fondo personale numerosi dischi del repertorio classico.
Consistenza materiale principale
Libretti per musica
Monografie a soggetto musicale: poco meno di 1000
Consistenza materiale secondaria
Periodici: 6 testate
Registrazione audio
Datazione del materiale
1901-2000
post-2000
Identificazione
Il dono ha segnatura "Sablich".
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato nel pozzo librario della Biblioteca del Conservatorio.
Eventi di valorizzazione
La donazione è stata presentata il 7 marzo 2016 presso Sala del Buonumore del Conservatorio Cherubini (interventi di Marina Sablich, Paolo Zampini, Michela Grossi, Marco Ligabue, Eleonora Negri, Rosario Mirigliano, Lauro Graziosi, Angelo Russo).
Data ultima modifica
30.08.2021
Fonte compilazione
ricerca online
Biblioteca del Conservatorio di musica Luigi Cherubini
Codice ICCU: FI0035
Indirizzo: Piazza delle Belle Arti
CAP: 50122
Comune: Firenze
Provincia: FI
Telefono: 055 292180/210502
http://www.conservatorio.firenze.it/index.php?id=24
biblioteca@consfi.it
ProduttoreIndirizzo: Piazza delle Belle Arti
CAP: 50122
Comune: Firenze
Provincia: FI
Telefono: 055 292180/210502
http://www.conservatorio.firenze.it/index.php?id=24
biblioteca@consfi.it
Sablich Sergio
Estremi cronologici: Bolzano, 7 luglio 1951 - Firenze, 7 marzo 2005
Cenni biografici: Critico musicale vissuto tra Bolzano e Firenze. Diplomato in composizione a Bolzano e in musicologia a Monaco di Baviera, ha insegnato a Bolzano, Ferrara e Firenze. È stato responsabile (dal 1976 al 1985) del Centro Studi Ferruccio Busoni di Empoli (sull'opera di Busoni scrisse molte monografie fondamentali), della comunicazione del Maggio Musicale Fiorentino (dal 1986 al 1990), direttore artistico (dal 1991 al 1998) dell'Orchestra RAI di Torino (dal '94 diventata l'unica orchestra nazionale della RAI). Nel biennio 1998-1999 fu protagonista di un tentativo di rifondazione dell'Opera di Roma con Giuseppe Sinopoli. Ha promosso il festival "Anima Mundi" a Pisa (2000), ed è stato direttore artistico dell'Orchestra della Toscana dal 2002. Negli ultimi due anni di vita collaborò con il Teatro alla Scala, in un rapporto lavorativo controverso che i biografi identificano tra le cause dell'ictus che lo colpì nel 2005.
Fu un fecondo scrittore di monografie con EDT e L'Epos con all'attivo scritti su Wagner, Schubert e su autori del Novecento (oltre a Busoni anche Dallapiccola, Strauss e Petrassi). Scrisse sui rapporti tra musica e letteratura del Novecento per le enciclopedie letterarie Einaudi. Fu critico musicale di «La Nazione», «Il Giornale», «La Voce» e «Il giornale della musica», e un estremamente prolifico scrittore di programmi di sala: ne scrisse più di 400 per le istituzioni musicali di tutta Italia (soprattutto per il Maggio Musicale Fiorentino e l'Accademia di Santa Cecilia), oggi disponibili online sul portale Orchestra Virtuale del Flaminio e sul suo sito ufficiale (gestito dagli eredi). Quelli scritti per il «Giornale della musica» sono stati raccolti nel volume Voci. Venti anni di scritti per «Il giornale della musica» (Torino, EDT, 2005).
Vedi anche biografia sul sito ufficiale Sablich.
Cenni biografici: Critico musicale vissuto tra Bolzano e Firenze. Diplomato in composizione a Bolzano e in musicologia a Monaco di Baviera, ha insegnato a Bolzano, Ferrara e Firenze. È stato responsabile (dal 1976 al 1985) del Centro Studi Ferruccio Busoni di Empoli (sull'opera di Busoni scrisse molte monografie fondamentali), della comunicazione del Maggio Musicale Fiorentino (dal 1986 al 1990), direttore artistico (dal 1991 al 1998) dell'Orchestra RAI di Torino (dal '94 diventata l'unica orchestra nazionale della RAI). Nel biennio 1998-1999 fu protagonista di un tentativo di rifondazione dell'Opera di Roma con Giuseppe Sinopoli. Ha promosso il festival "Anima Mundi" a Pisa (2000), ed è stato direttore artistico dell'Orchestra della Toscana dal 2002. Negli ultimi due anni di vita collaborò con il Teatro alla Scala, in un rapporto lavorativo controverso che i biografi identificano tra le cause dell'ictus che lo colpì nel 2005.
Fu un fecondo scrittore di monografie con EDT e L'Epos con all'attivo scritti su Wagner, Schubert e su autori del Novecento (oltre a Busoni anche Dallapiccola, Strauss e Petrassi). Scrisse sui rapporti tra musica e letteratura del Novecento per le enciclopedie letterarie Einaudi. Fu critico musicale di «La Nazione», «Il Giornale», «La Voce» e «Il giornale della musica», e un estremamente prolifico scrittore di programmi di sala: ne scrisse più di 400 per le istituzioni musicali di tutta Italia (soprattutto per il Maggio Musicale Fiorentino e l'Accademia di Santa Cecilia), oggi disponibili online sul portale Orchestra Virtuale del Flaminio e sul suo sito ufficiale (gestito dagli eredi). Quelli scritti per il «Giornale della musica» sono stati raccolti nel volume Voci. Venti anni di scritti per «Il giornale della musica» (Torino, EDT, 2005).
Vedi anche biografia sul sito ufficiale Sablich.
Anno di acquisizione
2006-2007
Metodo di acquisizione
Dono
Storia del fondo
La biblioteca musicale di Sergio Sablich, varia per natura delle risorse e interessi, è stata donata dagli eredi a diverse istituzioni (cfr. sito ufficiale Sergio Sablich): al Conservatorio di Musica fiorentino sono confluite le monografie e i dischi, mentre alla Biblioteca Nazionale Centrale è stata donata la collezione musicale (cfr. Scheda CeDoMus Sablich).
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Le monografie sono catalogate sul polo CFI della Biblioteca Nazionale Centrale fiorentina all'interno del Servizio Bibliotecario Nazionale. L'OPAC della Nazionale permette la localizzazione delle risorse cercando Sablich nel campo "Collocazione (parte di)" e raffinando i risultati selezionando la biblioteca di conservazione. I dischi sono ancora in fase di catalogazione.
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il dono Sablich presente al Conservatorio L. Cherubini consta di circa 1000 risorse tra libri e dischi.
La sezione bibliografica comprende monografie di argomento musicale scritte dai più importanti studiosi di tutto il mondo: musicologi e critici italiani sono i più rappresentati (Massimo Mila, Fedele d'Amico, Piero Buscaroli, collega di Sablich al «Giornale della musica», Enrico Fubini, Mario Bortolotto, Luigi Rognoni, Paolo Isotta, Marcello Conati, Guido Salvetti, Francesco Degrada, Eduardo Rescigno, Leonardo Pinzauti, Sergio Martinotti, Mario Fabbri, Claudio Casini). Oltre alle opere di interesse wagneriano - Sablich collezionò praticamente tutta la produzione teorica di Wagner nelle prime traduzioni italiane o in edizioni moderne - si notano le monografie sul Novecento (gli scritti di Schoenberg, Boulez, Bartok, Adorno), numerosi carteggi (di Verdi, Beethoven, Mahler, Strauss), biografie di compositori, opere teorico-didattiche (storie della musica, manuali di analisi, studi su repertori particolari dalla musica antica all'avanguardia), libretti (quasi esclusivamente di opere straussiane), riviste (es. «Studi verdiani», «Musica/realtà», «The Musical Quarterly», «Österreichische Musikzeitschrift»).
Completano il fondo personale numerosi dischi del repertorio classico.
Consistenza materiale principale
Libretti per musica
Monografie a soggetto musicale: poco meno di 1000
Consistenza materiale secondaria
Periodici: 6 testate
Registrazione audio
Datazione del materiale
1901-2000
post-2000
Identificazione
Il dono ha segnatura "Sablich".
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato nel pozzo librario della Biblioteca del Conservatorio.
Eventi di valorizzazione
La donazione è stata presentata il 7 marzo 2016 presso Sala del Buonumore del Conservatorio Cherubini (interventi di Marina Sablich, Paolo Zampini, Michela Grossi, Marco Ligabue, Eleonora Negri, Rosario Mirigliano, Lauro Graziosi, Angelo Russo).
Data ultima modifica
30.08.2021
Fonte compilazione
ricerca online
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