Fondo Bruno Bartoletti
Conservatore
Biblioteca Ernesto Ragionieri
Bartoletti Bruno
Metodo di acquisizione
Dono
Storia del fondo
Il fondo Bruno Bartoletti (1926-2013) conservato presso la Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino, corrisponde alla quasi totalità della collezione audiovideo possedute dal direttore d'orchestra, oltre ad una piccola porzione di musica a stampa. Il fondo faceva parte della biblioteca personale di Bartoletti e, fino alla sua morte, era custodito presso la sua abitazione fiorentina. La parte più consistente del Fondo, costituita da musica notata e da monografie musicali, è stata donata alla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino a lui intitolata (vedi la scheda del fondo Bartoletti): per volontà dello stesso musicista, infatti, il suo patrimonio bibliografico è andato alle due istituzioni sestesi a seconda della maggiore fruizione da parte della comunità cittadina.
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Catalogato nella Rete Documentaria fiorentina (SDIAF), nella Sezione Fondi presente (ultima visita: 03 mag. 2021; il link è qui disponibile). È presente a catalogo solo il materiale audio; la musica a stampa non è stata ancora catalogata.
Accessibilità del fondo
Consultabile
Per poter consultare il materiale costituente il fondo è necessario iscriversi come utente presso la Biblioteca stessa.
Tipologia
Il fondo Bruno Bartoletti rappresenta la ricca biblioteca musicale che il direttore d'orchestra toscano ha formato durante gli anni delle sua attività. Il materiale nel suo complesso è costituito da musica a stampa m asoprattutto registrazioni sonore musicali. L'intero fondo occupa otto scaffali distribuiti in due armadi. Di questi, la musica a stampa, occupa uno scaffale e conta circa 20 pezzi, mentre le registrazioni audio contano circa 700 pezzi.
Per quanto riguarda la musica a stampa si tratta soprattutto di repertorio vocale (operistico, musica sacra, ecc.) e orchestrale (sinfonie, balletti, ecc.). L'epoca di riferimento del repertorio va da metà Ottocento a metà Novecento; le pubblicazioni sono databili dalla prima decade del Novecento fino agli anni '40-'50 dello stesso. Circa il repertorio operistico, si denota la compresenza di partiture orchestrali e di riduzioni per canto e pianoforte. Sono presenti anche partiture di repertorio strumentale (soprattutto per pianoforte solo). Tra gli autori riscontriamo soprattutto la presenza di Verdi, Pizzetti, Cilea, Bizet, Leoncavallo.
Da notare la presenza di repertorio della prima metà del Novecento, testimonianza dell'interesse del Soggetto produttore per le produzioni a lui contemporanee, sia italiane che estere. Un comportamento certo in controtendenza rispetto alle consuetudini di quel periodo, soprattutto durante il ventennio fascista. A conferma di tale ipotesi si sottolinea la presenza di edizioni russe (sicuramente di importazione in quanto completamente in cirillico) e inglesi (tra cui numerose edizioni Dover di repertorio sinfonico).
Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Consistenza materiale principale
Musica a stampa moderna (post 1830): circa 20 pezzi
Consistenza materiale secondaria
Registrazione audio: 700 pezzi, tra cui LP, vinili, 45 giri e nastri
Datazione del materiale
1801-1900
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Partiture e spartiti.
Identificazione
Le risorse appartenenti al fondo sono identificabili dalla presenza del cognome Bartoletti in collocazione.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
"Sala Bartoletti" della Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino dedicata, appunto, al Soggetto produttore.
Eventi di valorizzazione
L'inaugurazione della Sala Bartoletti, presso la quale è custodito il fondo, è avvenuta domenica 10 dicembre 2017, presso la stessa Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino.
Data ultima modifica
30.08.2021
Fonte compilazione
Sopralluogo marzo 2021
Biblioteca Ernesto Ragionieri
Codice ICCU: IT-FI0177
Indirizzo: Piazza della biblioteca
CAP: 50019
Comune: Sesto Fiorentino
Provincia: FI
Telefono: 055 4496851
http://www.bibliotecasestofiorentino.it/
info@bibliotecasestofiorentino.it
ProduttoreIndirizzo: Piazza della biblioteca
CAP: 50019
Comune: Sesto Fiorentino
Provincia: FI
Telefono: 055 4496851
http://www.bibliotecasestofiorentino.it/
info@bibliotecasestofiorentino.it
Bartoletti Bruno
Estremi cronologici: Sesto Fiorentino, 10 giugno 1926 - Firenze, 9 giugno 2013
Cenni biografici: Cominciò come direttore assistente (soprattutto di Vittorio Gui, Tullio Serafin e Dimitri Mitropulos) al Maggio Musicale Fiorentino negli ultimi anni '40, compagine con la quale è rimasto legato tutta la vita, prima come direttore ospite (dal 1957 al 1967) poi come direttore artistico (dal 1985 al 1991), e di nuovo come ospite negli anni '90. A Firenze ha anche promosso il premio di musica da camera intitolato a Vittorio Gui nel 1977.
È stato dirigente musicale del Kongelige Teater di Copenaghen (1957-1960), dell'Opera di Roma (1965-1973), del Teatro Regio di Parma (2002-2007), e, soprattutto, della Lyric Opera di Chicago (1964-1999), e ha collaborato molto con La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, l'Accademia Chigiana di Siena e le orchestre RAI di Roma e Milano.
È stato (in special modo a Chicago e Firenze) un alfiere della musica contemporanea, promuovendo prime locali (che spesso erano prime nazionali) del teatro di Britten, Janacek, Sostakovic e Prokof'ev, affrontando musiche di Berio, Dallapiccola, Dessau, Lodovico Rocca, Malipiero e Ginastera e dirigendo anche prime mondiali (il Paradise Lost di Penderecki a Chicago nel 1978).
Già dagli anni '50 dimostrò grande interesse alla performance operistica "mediata" dalla ripresa cinematografica o televisiva collaborando con la RAI, la televisione della DDR tedesca e la casa di produzione Unitel, con registi come Mario Lanfranchi (La sonnambula nel '56), Wolfgang Nagel (Il trovatore nel '75), Vaclav Kaslik (Andrea Chénier nel '73) e Gianfranco De Bosio (Tosca nel '76).
È considerato uno dei più valenti interpreti di Puccini (alla cui musica si è dedicato, per la prima volta dal secondo dopoguerra, con sistematico studio ermeneutico in numerose performance e registrazioni, con due letture del Trittico a Firenze, molte Manon Lescaut e molte Bohème tra Firenze, Chicago, La Scala di Milano e l'Accademia Chigiana di Siena), del verismo (Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Cilea) e della musica italiana del secondo Ottocento (La Gioconda di Ponchielli e il Mefistofele di Boito, che produsse a Firenze nell''89). Ha all'attivo anche molte apprezzate letture verdiane (soprattutto degli anni parmensi), rossiniane e del teatro slavo (oltre ai già citati Prokof'ev e Janacek si è dedicato anche a Cajkovskij).
La sua camera ardente fu allestita nel foyer del Teatro Comunale di Firenze.
Cenni biografici: Cominciò come direttore assistente (soprattutto di Vittorio Gui, Tullio Serafin e Dimitri Mitropulos) al Maggio Musicale Fiorentino negli ultimi anni '40, compagine con la quale è rimasto legato tutta la vita, prima come direttore ospite (dal 1957 al 1967) poi come direttore artistico (dal 1985 al 1991), e di nuovo come ospite negli anni '90. A Firenze ha anche promosso il premio di musica da camera intitolato a Vittorio Gui nel 1977.
È stato dirigente musicale del Kongelige Teater di Copenaghen (1957-1960), dell'Opera di Roma (1965-1973), del Teatro Regio di Parma (2002-2007), e, soprattutto, della Lyric Opera di Chicago (1964-1999), e ha collaborato molto con La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, l'Accademia Chigiana di Siena e le orchestre RAI di Roma e Milano.
È stato (in special modo a Chicago e Firenze) un alfiere della musica contemporanea, promuovendo prime locali (che spesso erano prime nazionali) del teatro di Britten, Janacek, Sostakovic e Prokof'ev, affrontando musiche di Berio, Dallapiccola, Dessau, Lodovico Rocca, Malipiero e Ginastera e dirigendo anche prime mondiali (il Paradise Lost di Penderecki a Chicago nel 1978).
Già dagli anni '50 dimostrò grande interesse alla performance operistica "mediata" dalla ripresa cinematografica o televisiva collaborando con la RAI, la televisione della DDR tedesca e la casa di produzione Unitel, con registi come Mario Lanfranchi (La sonnambula nel '56), Wolfgang Nagel (Il trovatore nel '75), Vaclav Kaslik (Andrea Chénier nel '73) e Gianfranco De Bosio (Tosca nel '76).
È considerato uno dei più valenti interpreti di Puccini (alla cui musica si è dedicato, per la prima volta dal secondo dopoguerra, con sistematico studio ermeneutico in numerose performance e registrazioni, con due letture del Trittico a Firenze, molte Manon Lescaut e molte Bohème tra Firenze, Chicago, La Scala di Milano e l'Accademia Chigiana di Siena), del verismo (Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Cilea) e della musica italiana del secondo Ottocento (La Gioconda di Ponchielli e il Mefistofele di Boito, che produsse a Firenze nell''89). Ha all'attivo anche molte apprezzate letture verdiane (soprattutto degli anni parmensi), rossiniane e del teatro slavo (oltre ai già citati Prokof'ev e Janacek si è dedicato anche a Cajkovskij).
La sua camera ardente fu allestita nel foyer del Teatro Comunale di Firenze.
Metodo di acquisizione
Dono
Storia del fondo
Il fondo Bruno Bartoletti (1926-2013) conservato presso la Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino, corrisponde alla quasi totalità della collezione audiovideo possedute dal direttore d'orchestra, oltre ad una piccola porzione di musica a stampa. Il fondo faceva parte della biblioteca personale di Bartoletti e, fino alla sua morte, era custodito presso la sua abitazione fiorentina. La parte più consistente del Fondo, costituita da musica notata e da monografie musicali, è stata donata alla Scuola di Musica di Sesto Fiorentino a lui intitolata (vedi la scheda del fondo Bartoletti): per volontà dello stesso musicista, infatti, il suo patrimonio bibliografico è andato alle due istituzioni sestesi a seconda della maggiore fruizione da parte della comunità cittadina.
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Catalogato nella Rete Documentaria fiorentina (SDIAF), nella Sezione Fondi presente (ultima visita: 03 mag. 2021; il link è qui disponibile). È presente a catalogo solo il materiale audio; la musica a stampa non è stata ancora catalogata.
Accessibilità del fondo
Consultabile
Per poter consultare il materiale costituente il fondo è necessario iscriversi come utente presso la Biblioteca stessa.
Tipologia
Il fondo Bruno Bartoletti rappresenta la ricca biblioteca musicale che il direttore d'orchestra toscano ha formato durante gli anni delle sua attività. Il materiale nel suo complesso è costituito da musica a stampa m asoprattutto registrazioni sonore musicali. L'intero fondo occupa otto scaffali distribuiti in due armadi. Di questi, la musica a stampa, occupa uno scaffale e conta circa 20 pezzi, mentre le registrazioni audio contano circa 700 pezzi.
Per quanto riguarda la musica a stampa si tratta soprattutto di repertorio vocale (operistico, musica sacra, ecc.) e orchestrale (sinfonie, balletti, ecc.). L'epoca di riferimento del repertorio va da metà Ottocento a metà Novecento; le pubblicazioni sono databili dalla prima decade del Novecento fino agli anni '40-'50 dello stesso. Circa il repertorio operistico, si denota la compresenza di partiture orchestrali e di riduzioni per canto e pianoforte. Sono presenti anche partiture di repertorio strumentale (soprattutto per pianoforte solo). Tra gli autori riscontriamo soprattutto la presenza di Verdi, Pizzetti, Cilea, Bizet, Leoncavallo.
Da notare la presenza di repertorio della prima metà del Novecento, testimonianza dell'interesse del Soggetto produttore per le produzioni a lui contemporanee, sia italiane che estere. Un comportamento certo in controtendenza rispetto alle consuetudini di quel periodo, soprattutto durante il ventennio fascista. A conferma di tale ipotesi si sottolinea la presenza di edizioni russe (sicuramente di importazione in quanto completamente in cirillico) e inglesi (tra cui numerose edizioni Dover di repertorio sinfonico).
Genere
Strumentale
Vocale operistica/profana
Consistenza materiale principale
Musica a stampa moderna (post 1830): circa 20 pezzi
Consistenza materiale secondaria
Registrazione audio: 700 pezzi, tra cui LP, vinili, 45 giri e nastri
Datazione del materiale
1801-1900
1901-2000
Caratteristiche fisiche
Partiture e spartiti.
Identificazione
Le risorse appartenenti al fondo sono identificabili dalla presenza del cognome Bartoletti in collocazione.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
"Sala Bartoletti" della Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino dedicata, appunto, al Soggetto produttore.
Eventi di valorizzazione
L'inaugurazione della Sala Bartoletti, presso la quale è custodito il fondo, è avvenuta domenica 10 dicembre 2017, presso la stessa Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino.
Data ultima modifica
30.08.2021
Fonte compilazione
Sopralluogo marzo 2021
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