Fondo musicale antico
Conservatore
Biblioteca comunale Ugo Nomi Venerosi Pesciolini di San Gimignano
Soggetti produttori diversi
Metodo di acquisizione
Dono|Altre modalita
Storia del fondo
La biblioteca di San Gimignano è stata aperta per volontà del Proposto Ugo Nomi e del Sindaco in carica Filippo Benucci, nel 1874 e si è progressivamente accresciuta nel tempo grazie a donazioni e acquisti (vedi scheda Materiale musicale).
Per quanto riguarda la preziosa raccolta di musiche antiche, il primo arrivo risale al 15 marzo 1878 documentato da una lettera scritta a Teodulo Mabellini di Firenze, nella quale Ugo Nomi chiede in qual pregio deve tenere “un volumetto di piccole parafrasi di musica, di edizione, a mio parere, assai graziosa. Lo trovai a caso fra certe ciarpe in una casa di questa terra e ne consigliai e ottenni dal possessore un dono alla Libreria. E’ intitolato così: Diletto spirituale. Canzonette a tre et quattro voci... con l’intavolatura del cimbalo et liuto.Roma 1592”, si tratta di F.S.M.35, provenienza famiglia Satanassi Mostardini, così come i nn. 37 e 39; altre provenienze note sono quelle dalla famiglia Useppi, il n. 24, e dalla famiglia Talei Franzesi il n. 55.
Al momento, non si conoscono altre informazioni sulle provenienze delle musiche che vanno a costituire il Fondo di musica antica, riunite sotto la collocazione F.S.M. presso l'attuale sede della Biblioteca Pesciolini.
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Catalogo a schede dattiloscritte redatto da Massimo Gentili Tedeschi dell’URFM di Milano negli anni 1988-89, solo in parte riversato nell'opac SBN (per accedere alla selezione inserire codice Biblioteca = SI0037 e Tipo di risorsa = Musica manoscritta).
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
La raccolta di musica antica della biblioteca Pesciolini di San Gimignano non ha un'unica provenienza ma si è costituita tramite donazioni, lasciti e acquisti di cui si sono però perse le tracce, eccetto per pochi esemplari. Grazie al lavoro di catalogazione a cura dell'URFM svolto a fine anni '80, è possibile identificare, all'interno delle 58 unità complessive, un corpus maggiore di musiche dei secoli XVI-XVII e uno minore di spartiti ottocenteschi. Si tratta probabilmente di musiche utilizzate in ambito privato, vista la presenza, nella raccolta rinascimentale, di numerosi intavolature per strumenti a pizzico, e per la raccolta ottocentesca di un repertorio pianistico da salotto, fruibile soprattutto da dilettanti. Gli esemplari spesso riportano correzioni e annotazioni, e segni d'interpretazione della pratica musicale.
La raccolta di musica antica è ricca di composizioni vocali e strumentale del '500 e '600: composizioni polifoniche del repertorio profano (madrigali) e sacra (mottetti, lamentazioni, responsori, inni, salmi) e arie a voce e basso continuo della metà del XVII secolo. E' presente anche una cinquecentina musicale dal titolo Diletto spirituale, canzonette a 3 e 4 voci composte da diversi ecc.mi musicisti con l’Intavolatura del Cimbalo et Liuto (Roma: Martin van Buyten, 1592) e una seicentina, con la parte di tenore de Il settimo libro de motetti a due, tre et quattro voci con il basso per l'organo del Milleville, Maetro di cappella del Duomo di Volterra (Venetia, Asessandro Vincenti, 1629).
Per il repertorio strumentale, si segnalano:
Tra gli autori identificati si segnalano: Giovanni Andrea Dragoni, Pier Luigi da Palestrina, Santino Garsi, Jacques de Wert, Cipriano de Rore, Thomas Crecquillon, Felice Anerio, Ruggero Giovannelli, Rinaldo del Mel, Giovanni Maria Nanino, Filippo Colonnese, Orazio Vecchi, Antonio Barrè, Bernardino Lupacchino, e i toscani Francesco Corteccia, Alessandro Striggio, Luca Marenzio, Alessandro Melani.
Tra le musiche ottocentesche si individuano due raccolte di arie d'opera, rispettivamente manoscritta e stampa con edizioni Ricordi degli anni '30 dell'Ottocento, contenenti composizioni di Paer, Rossini, Sarti, Generali; una raccolta di arie di Rossini ridotte per pianoforte, insieme a polke e altri pezzi del repertorio amatoriale del XIX secolo, e la parte manoscritta del quartino primo contenente marce e arie per banda, datata 1821 e con una nota nota di possesso.
A completamento della raccolta musicale, ci sono due trattati e un libretto per musica:
Genere
Strumentale
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Musica a stampa antica (1500-1830)
Datazione del materiale
1501-1600
1601-1700
1701-1800
1801-1900
Caratteristiche fisiche
Identificazione
Sono presenti firme e timbri, ancora da identificare.
Altri fondi nel fondo
Al momento non è stata fatta uno studio sulle provenienze delle musiche, è possibile solo citare alcuni nomi riportati sugli esemplari, come Casa Mostardini, famiglia Useppi, Talei Franzesi. E' probabile che alcune musiche provengano dalla biblioteca del Proposto.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è raccolto in cassette di legno appositamente costruite.
Eventi di valorizzazione
Settembre 2008: esecuzione dei manoscritti conservati presso la Biblioteca Comunale di San Gimignano eseguita dall'Ensemble Trictilla
Data ultima modifica
03.09.2021
Fonte compilazione
Ricerche di Massimo Gentili Tedeschi, Graziella Gapponesi e contatti con biblioteca 2021
Biblioteca comunale Ugo Nomi Venerosi Pesciolini di San Gimignano
Codice ICCU: IT-SI0037
Codice RISM: I-SGc
Indirizzo: Via Folgore, 17
CAP: 53037
Comune: San Gimignano
Provincia: SI
Regione: TOSCANA
Telefono: 0577/990373
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-ugo-nomi-venerosi-pesciolini-di-san-gimignano-archivio-storico/
biblioteca@comune.sangimignano.si.it
ProduttoreCodice RISM: I-SGc
Indirizzo: Via Folgore, 17
CAP: 53037
Comune: San Gimignano
Provincia: SI
Regione: TOSCANA
Telefono: 0577/990373
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-ugo-nomi-venerosi-pesciolini-di-san-gimignano-archivio-storico/
biblioteca@comune.sangimignano.si.it
Soggetti produttori diversi
Metodo di acquisizione
Dono|Altre modalita
Storia del fondo
La biblioteca di San Gimignano è stata aperta per volontà del Proposto Ugo Nomi e del Sindaco in carica Filippo Benucci, nel 1874 e si è progressivamente accresciuta nel tempo grazie a donazioni e acquisti (vedi scheda Materiale musicale).
Per quanto riguarda la preziosa raccolta di musiche antiche, il primo arrivo risale al 15 marzo 1878 documentato da una lettera scritta a Teodulo Mabellini di Firenze, nella quale Ugo Nomi chiede in qual pregio deve tenere “un volumetto di piccole parafrasi di musica, di edizione, a mio parere, assai graziosa. Lo trovai a caso fra certe ciarpe in una casa di questa terra e ne consigliai e ottenni dal possessore un dono alla Libreria. E’ intitolato così: Diletto spirituale. Canzonette a tre et quattro voci... con l’intavolatura del cimbalo et liuto.Roma 1592”, si tratta di F.S.M.35, provenienza famiglia Satanassi Mostardini, così come i nn. 37 e 39; altre provenienze note sono quelle dalla famiglia Useppi, il n. 24, e dalla famiglia Talei Franzesi il n. 55.
Al momento, non si conoscono altre informazioni sulle provenienze delle musiche che vanno a costituire il Fondo di musica antica, riunite sotto la collocazione F.S.M. presso l'attuale sede della Biblioteca Pesciolini.
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Catalogo a schede dattiloscritte redatto da Massimo Gentili Tedeschi dell’URFM di Milano negli anni 1988-89, solo in parte riversato nell'opac SBN (per accedere alla selezione inserire codice Biblioteca = SI0037 e Tipo di risorsa = Musica manoscritta).
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
La raccolta di musica antica della biblioteca Pesciolini di San Gimignano non ha un'unica provenienza ma si è costituita tramite donazioni, lasciti e acquisti di cui si sono però perse le tracce, eccetto per pochi esemplari. Grazie al lavoro di catalogazione a cura dell'URFM svolto a fine anni '80, è possibile identificare, all'interno delle 58 unità complessive, un corpus maggiore di musiche dei secoli XVI-XVII e uno minore di spartiti ottocenteschi. Si tratta probabilmente di musiche utilizzate in ambito privato, vista la presenza, nella raccolta rinascimentale, di numerosi intavolature per strumenti a pizzico, e per la raccolta ottocentesca di un repertorio pianistico da salotto, fruibile soprattutto da dilettanti. Gli esemplari spesso riportano correzioni e annotazioni, e segni d'interpretazione della pratica musicale.
La raccolta di musica antica è ricca di composizioni vocali e strumentale del '500 e '600: composizioni polifoniche del repertorio profano (madrigali) e sacra (mottetti, lamentazioni, responsori, inni, salmi) e arie a voce e basso continuo della metà del XVII secolo. E' presente anche una cinquecentina musicale dal titolo Diletto spirituale, canzonette a 3 e 4 voci composte da diversi ecc.mi musicisti con l’Intavolatura del Cimbalo et Liuto (Roma: Martin van Buyten, 1592) e una seicentina, con la parte di tenore de Il settimo libro de motetti a due, tre et quattro voci con il basso per l'organo del Milleville, Maetro di cappella del Duomo di Volterra (Venetia, Asessandro Vincenti, 1629).
Per il repertorio strumentale, si segnalano:
- un'intavolatura italiana per chitarra a 5 cori con danze (gagliarda, ciaccona, fiorentina, aretina, romanesca, ballo al fiore, etc.) e sonate;
- due intavolature italiane per liuto a 6 linee con 74 danze e canzonette (passamezzo, cartina, contadina, ballo della torcia, Lucrezia favorita, etc.) di fine XVI secolo.
- tre intavolatura per organo a 6 e 8 linee con composizioni di Rore, Crecquillon e popolari (La gatta, Franzese, Messa della madonna, partite) di fine XVI e XVII secolo.
- quattro intavolatura per cembalo (romanesche, gagliarde, Core mio bello, Lucretia, ballo dell’amore, etc.) del XVI e XVII secolo.
- raccolta di danze per violino con 32 composizioni (minuetti, balletti , siciliane e arie) del XVIII secolo.
Tra gli autori identificati si segnalano: Giovanni Andrea Dragoni, Pier Luigi da Palestrina, Santino Garsi, Jacques de Wert, Cipriano de Rore, Thomas Crecquillon, Felice Anerio, Ruggero Giovannelli, Rinaldo del Mel, Giovanni Maria Nanino, Filippo Colonnese, Orazio Vecchi, Antonio Barrè, Bernardino Lupacchino, e i toscani Francesco Corteccia, Alessandro Striggio, Luca Marenzio, Alessandro Melani.
Tra le musiche ottocentesche si individuano due raccolte di arie d'opera, rispettivamente manoscritta e stampa con edizioni Ricordi degli anni '30 dell'Ottocento, contenenti composizioni di Paer, Rossini, Sarti, Generali; una raccolta di arie di Rossini ridotte per pianoforte, insieme a polke e altri pezzi del repertorio amatoriale del XIX secolo, e la parte manoscritta del quartino primo contenente marce e arie per banda, datata 1821 e con una nota nota di possesso.
A completamento della raccolta musicale, ci sono due trattati e un libretto per musica:
- Diffinitione di tuoni, manoscritto adespoto con breve descrizione di toni autentici e plagali;
- Dalle proporzioni musicali. Dialogo di Antonio Francioni, proveniente dall'archivio della famiglia Useppi e databile alla secondo metà del '500, ma al momento inedito;
- Amore e giovinezza del canonico Luigi Boniforti dedicati agli sponsali del conte Davide Solaroli (Tip. Cenniniana, 1809?).
Genere
Strumentale
Consistenza materiale principale
Manoscritti musicali
Musica a stampa antica (1500-1830)
Datazione del materiale
1501-1600
1601-1700
1701-1800
1801-1900
Caratteristiche fisiche
Identificazione
Sono presenti firme e timbri, ancora da identificare.
Altri fondi nel fondo
Al momento non è stata fatta uno studio sulle provenienze delle musiche, è possibile solo citare alcuni nomi riportati sugli esemplari, come Casa Mostardini, famiglia Useppi, Talei Franzesi. E' probabile che alcune musiche provengano dalla biblioteca del Proposto.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è raccolto in cassette di legno appositamente costruite.
Eventi di valorizzazione
Settembre 2008: esecuzione dei manoscritti conservati presso la Biblioteca Comunale di San Gimignano eseguita dall'Ensemble Trictilla
Data ultima modifica
03.09.2021
Fonte compilazione
Ricerche di Massimo Gentili Tedeschi, Graziella Gapponesi e contatti con biblioteca 2021
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