Musica+la nuova rivista del Conservatorio statale di Musica “Alfredo Casella”  (L’Aquila), pubblica uno speciale sui maggiori archivi e biblioteche musicali in Italia. Riportiamo degli estratti degli ultimi due numeri, con sommario e link alla rivista consultabile integralmente on-line.

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Conservare la musica. Non nel senso morale di continuare a considerarla, ma proprio nel senso materiale del termine. Così, dopo la musica dal vivo in tutte le sue implicazioni, Musica+ sposta i riflettori sui temi legati all’archiviazione e conservazione dei beni musicali. Potrebbe sembrare un argomento per addetti ai lavori ma non è così. Ogni tipo di ricerca collegata con la musica, sia essa su documenti antichi o su un recente passato, che riguardi manoscritti di secoli fa o documenti sonori recenti, sia essa legata al mondo cartaceo o a quello dello spazio virtuale, rientra in questo grande tema. Le tecniche implicate sono molte e il pensiero di chi elabora oggi le linee guida per offrire un efficace servizio al ‘ricercatore’ è attento ai veloci cambiamenti della fruizione anche in questo settore. È importante così sottolineare che il rapporto tra il musicista ‘pratico’ – ovvero l’esecutore – e le strutture che custodiscono i patrimoni musicali è continuo ed incessante, non assolutamente secondario rispetto al rapporto tra i musicologi e le strutture stesse.

In questa prima parte della nostra inchiesta diamo voce ad alcuni responsabili del settore archivistico e bibliotecario, anche prendendo spunto da due recenti convegni, riconducibili nel riferimento ultimo al Ministero dell’Istruzione e Ricerca – MiUR (ci riferiamo al Convegno tenutosi presso il Conservatorio di Firenze) e al Ministero dei Beni e Attività Culturali – MiBAC (Festival degli archivi Musicali tenutosi a Milano). Nel prossimo numero sentiremo su questi temi anche i diretti fruitori, i musicologi e i musicisti, per avere un quadro il più completo possibile dell’argomento. (Estratto dell’editoriale n. 41)

Musica + n.41 luglio-settembre 2015  Sommario

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Archivi: una finestra aperta sul passato. Quale ricerca senza strutture adeguate? Come è ormai usuale per Musica+ l’inchiesta iniziata si protrae per più numeri affrontando da diversi punti di vista l’argomento. La conservazione e la fruizione di musica catalogata e archiviata pone molte problematiche. Continuiamo quindi a sentire responsabili di istituzioni archivistiche – dalle fondazioni liriche al più importante editore storico di musica in Italia – fino al direttore responsabile del più importanti archivio multimediale del nostro Paese, le Teche RAI. Con mano abile e leggera, infine, una musicologa ricercatrice militante introduce studenti e neofiti al mondo degli archivi, tutt’altro che polveroso, per svelare il fascino di dare nuova vita al passato. (Estratto dell’editoriale del n.42)

Musica+ n.42 ottobre -dicembre Sommario

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Informazioni sulla rivista, con tutti i numeri pubblicati: Musica+ La nuova rivista del Casella

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Su Stefania Gitto

Bibliotecaria, catalogatrice musicali e studiosa della storia delle collezioni musicali.

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