Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Libri liturgico-musicali
Conservatore
Chiesa nazionale di Santo Stefano dei Cavalieri
Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
Il fondo è composto dai libri liturgici musicali utilizzati dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano a partire dalla loro fondazione, nel XVI secolo. Presso la Chiesa nazionale di Santo Stefano dei Cavalieri è presente anche altro materiale musicale più vario (vedi relativa scheda);presso l'Archivio di Stato di Pisa invece è conservato l'archivio dell'Ordine contenente l'intera documentazione amministrativa insieme a una raccolta di musica polifonica sacra a stampa del XVII secolo di circa 30 composizioni (vedi relativa scheda). Vedi anche la scheda SIUSA (ultima visita: 10 mag. 2021).
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Del fondo esiste un catalogo a stampa a cura di Paola Raffaelli (L'archivio musicale della Chiesa conventuale dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa: storia e catalogo, 1994).
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il fondo è composto da 23 codici manoscritti e 56 stampe, con una grande varietà di tipologie di testi. Il gruppo più antico è formato da 14 manoscritti databili alla fine del XVI secolo, tra i quali 2 antifonari e un graduale redatti da Pietro Magno (tra il 1577 e 1579); illustrazioni simboliche testimoniano l'appartenza all’Ordine a partire dalla sua fondazione.
I restanti manoscritti sono databili tra la metà del XVIII e gli inizi del XX secolo, e tra essi spiccano tre processionari, un cerimoniale per l'ordinazione dei Cavalieri, un graduale-antifonario e un innario la cui importanza è determinata dalla presenza di melodie inedite.
Le stampe sono 56 e risalgono generalmente al XVIII-XIX secolo, anche se sono presenti alcuni esemplari seicenteschi e uno cinquecentesco. Si tratta per lo più di messali o breviari, ma anche graduali, salteri, in genere riccamente illustrati e decorati, sia all’interno che all’esterno.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali: 56 st - 23 ms
Datazione del materiale
1501-1600
1601-1700
1701-1800
1801-1900
Caratteristiche fisiche
I codici, alcuni dei quali di grandi dimensioni, sono in genere rilegati in pelle, spesso con decorazioni d'oro.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato presso la chiesa di S. Stefano dei Cavalieri, nella sala del Cenacolo, in un armadio di legno chiuso.
Bibliografia
Data ultima modifica
10.05.2021
Fonte compilazione
Mons. Aldo Armani
Chiesa nazionale di Santo Stefano dei Cavalieri
Codice ICCU: IT-PI0293
Codice RISM: I-PIics
Indirizzo: piazza dei Cavalieri, 1
CAP: 56126
Comune: Pisa
Provincia: PI
Regione: TOSCANA
Telefono: 050 23391
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santo_Stefano_dei_Cavalieri
ProduttoreCodice RISM: I-PIics
Indirizzo: piazza dei Cavalieri, 1
CAP: 56126
Comune: Pisa
Provincia: PI
Regione: TOSCANA
Telefono: 050 23391
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santo_Stefano_dei_Cavalieri
Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano
Estremi cronologici: Sec. XVI-1859
Cenni biografici: Il 9 gennaio 1561 Cosimo I de’ Medici fondò il Sacro militare ordine marittimo dei Cavalieri di Santo Stefano, riservato ai nobili di antica e documentata nobiltà; fece costruire dal Vasari una nuova chiesa nella piazza rinominata per l’occasione S. Stefano, per la quale commissionò un organo dal miglior organaro della zona (Azzolino Bernardino della Ciaja). Come era consuetudine all’epoca, nelle chiese più facoltose nasceva una cappella musicale di professionisti, legata a una Schola cantorum per l'istruzione dei ragazzi. Si hanno notizie documentate di un gruppo di cantori a partire dal settembre del 1569. Il gruppo, nel corso del tempo, subì delle modifiche di organico, giungendo spesso fino a 9 componenti che cantavano supportati dall’organo e da altri strumenti che, pian piano, vennero aggiunti (trombone, violino, tiorba, violone). La Cappella musicale dei Cavalieri di Santo Stefano rappresentò uno dei centri culturali e musicali più importanti per la città, veniva spesso chiamata a cantare in altre chiese e per le occasioni più importanti si unì spesso alla Cappella musicale della Primaziale, dando vita a celebrazioni di altissima solennità. Eccetto la carica di organista, la Cappella musicale venne soppressa da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1784, ripristinata dal suo successore 8 anni più tardi e poi definitivamente cancellata nel 1859.
Note e bibliografia: L'archivio musicale della Chiesa conventuale dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa: storia e catalogo / a cura di Stefano Barandoni e Paola Raffaelli. Lucca: Libreria musicale italiana, 1994 (SMF: CEDOMUS.004)
I maestri di cappella nella Chiesa Conventuale dei Cavalieri di S. Stefano / Franco Baggiani. (Musicisti in Pisa). In: Bollettino storico pisano, 52 (1983), p. 118-162
Cenni biografici: Il 9 gennaio 1561 Cosimo I de’ Medici fondò il Sacro militare ordine marittimo dei Cavalieri di Santo Stefano, riservato ai nobili di antica e documentata nobiltà; fece costruire dal Vasari una nuova chiesa nella piazza rinominata per l’occasione S. Stefano, per la quale commissionò un organo dal miglior organaro della zona (Azzolino Bernardino della Ciaja). Come era consuetudine all’epoca, nelle chiese più facoltose nasceva una cappella musicale di professionisti, legata a una Schola cantorum per l'istruzione dei ragazzi. Si hanno notizie documentate di un gruppo di cantori a partire dal settembre del 1569. Il gruppo, nel corso del tempo, subì delle modifiche di organico, giungendo spesso fino a 9 componenti che cantavano supportati dall’organo e da altri strumenti che, pian piano, vennero aggiunti (trombone, violino, tiorba, violone). La Cappella musicale dei Cavalieri di Santo Stefano rappresentò uno dei centri culturali e musicali più importanti per la città, veniva spesso chiamata a cantare in altre chiese e per le occasioni più importanti si unì spesso alla Cappella musicale della Primaziale, dando vita a celebrazioni di altissima solennità. Eccetto la carica di organista, la Cappella musicale venne soppressa da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1784, ripristinata dal suo successore 8 anni più tardi e poi definitivamente cancellata nel 1859.
Note e bibliografia: L'archivio musicale della Chiesa conventuale dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa: storia e catalogo / a cura di Stefano Barandoni e Paola Raffaelli. Lucca: Libreria musicale italiana, 1994 (SMF: CEDOMUS.004)
I maestri di cappella nella Chiesa Conventuale dei Cavalieri di S. Stefano / Franco Baggiani. (Musicisti in Pisa). In: Bollettino storico pisano, 52 (1983), p. 118-162
Metodo di acquisizione
Nativo
Storia del fondo
Il fondo è composto dai libri liturgici musicali utilizzati dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano a partire dalla loro fondazione, nel XVI secolo. Presso la Chiesa nazionale di Santo Stefano dei Cavalieri è presente anche altro materiale musicale più vario (vedi relativa scheda);presso l'Archivio di Stato di Pisa invece è conservato l'archivio dell'Ordine contenente l'intera documentazione amministrativa insieme a una raccolta di musica polifonica sacra a stampa del XVII secolo di circa 30 composizioni (vedi relativa scheda). Vedi anche la scheda SIUSA (ultima visita: 10 mag. 2021).
Ambito disciplinare
Musica
Alimentazione del fondo
Chiuso
Indicizzazione del fondo
Del fondo esiste un catalogo a stampa a cura di Paola Raffaelli (L'archivio musicale della Chiesa conventuale dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa: storia e catalogo, 1994).
Accessibilità del fondo
Consultabile tramite appuntamento
Tipologia
Il fondo è composto da 23 codici manoscritti e 56 stampe, con una grande varietà di tipologie di testi. Il gruppo più antico è formato da 14 manoscritti databili alla fine del XVI secolo, tra i quali 2 antifonari e un graduale redatti da Pietro Magno (tra il 1577 e 1579); illustrazioni simboliche testimoniano l'appartenza all’Ordine a partire dalla sua fondazione.
I restanti manoscritti sono databili tra la metà del XVIII e gli inizi del XX secolo, e tra essi spiccano tre processionari, un cerimoniale per l'ordinazione dei Cavalieri, un graduale-antifonario e un innario la cui importanza è determinata dalla presenza di melodie inedite.
Le stampe sono 56 e risalgono generalmente al XVIII-XIX secolo, anche se sono presenti alcuni esemplari seicenteschi e uno cinquecentesco. Si tratta per lo più di messali o breviari, ma anche graduali, salteri, in genere riccamente illustrati e decorati, sia all’interno che all’esterno.
Genere
Vocale sacra
Consistenza materiale principale
Libri liturgici musicali: 56 st - 23 ms
Datazione del materiale
1501-1600
1601-1700
1701-1800
1801-1900
Caratteristiche fisiche
I codici, alcuni dei quali di grandi dimensioni, sono in genere rilegati in pelle, spesso con decorazioni d'oro.
Stato di conservazione
Buono
Ambiente di conservazione
Il fondo è conservato presso la chiesa di S. Stefano dei Cavalieri, nella sala del Cenacolo, in un armadio di legno chiuso.
Bibliografia
- L’archivio musicale della Chiesa conventuale dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa: storia e catalogo / Stefano Barandoni, Paola Raffaelli. Lucca : LIM, 1994. (Studi musicali toscani; 3).
Data ultima modifica
10.05.2021
Fonte compilazione
Mons. Aldo Armani
data management by SistemaLab